Le varie monete comunitarie che da almeno due decenni buoni “affollano” le nostre tasche hanno estetiche molto diverse, anche perchè in molti casi si tratta di monete che fanno parte del contesto nazionale, ma in altri casi la stessa struttura comunitaria ci mette davanti monete che arrivano da altre nazioni. Un esempio è costituito da un tipo specifico di moneta da 1 euro francese, venduta a cifre altissime.
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La Francia è considerabile una delle principali nazioni europee, una delle più influenti della storia del continente e quindi anche del resto del mondo, ed anche in funzione comunitaria è stato uno dei paesi che hanno contribuito alla creazione del concetto di Europa Unita.
Come altre nazioni come l’Italia anche la Francia fa ricorso all’euro dal 2002 in poi, sostituendo il franco francese, emissione utilizzata per secoli interi. Molte monete francesi ancora oggi possono recare delle annate antecedenti al 2002, questo perchè la produzione delle monete dalla zecca di Parigi (che si occupa anche delle monete del Principato di Monaco ad esempio) è iniziata diversi anni prima,
Le monete da 1 euro e 2 euro presentano nella loro raffigurazione standard la medesima forma di disegno, ossia l’albero della vita, parte della simbologia generale che costituisce la prolificità e la prosperità.
L’albero preseenta una forma stilizzata, al centro di un esagono, con sopra il celebre motto “Liberté Egalité Fraternité“ oltre alla sigla RF, che sta per Republique Francaise, oltre che in piccolo, la firma dell’incisore Joaquim Jimenez.
E’ stata coniata in due serie specifiche, la prima dal 1999 al 2006, riconoscibili dalla “vecchia faccia” comunitaria, ossia con i paesi europei, disposti sull’altro lato che presentano una condizione separata, mentre la seconda serie, concepita dal 2007 in poi, ha le nazioni europee raffigurate maggiormente vicine. Le emissioni da 1 euro francesi possono valere anche decine di euro in condizioni “normali” e se si hanno a disposizione monete coniate da annate particolari, ad esempio tutte quelle sviluppate dal 2003 in poi questo perchè la tiratura è stata ridotta proprio dal 2003, rendendo le monete più rare.
Un esempio sono quelle del 2008 e 2009, se in condizioni eccellenti di conservazione possono valere da 5 euro fino a 30 euro, idem per quanto riguarda quelle più recenti. Quale è la moneta che è stata venduta per 4000 euro? Si tratta di un’emissione riconducibile ad un errore di conio, corrispondente alla “non presenza” della sigla RF menzionata poc’anzi.
Il dettaglio viene generalmente ricondotto ad un problema durante la coniatura, condizione che ne ha fatto aumentare il valore, almeno in teoria: quello degli errori di conio è un contesto divisivo, particolare e non per forza una moneta venduta a cifre elevate “vale” tanto.
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