Queste marche di pasta fanno male al colesterolo: non comprarle

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Impossibile per moltissimi rinunciare alla pasta, nel nostro paese, ma anche questo alimento così importante è passato in rassegna dai nutrizionisti. Diversi sono gli elementi che possono far aumentare il colesterolo, ma quale pasta bisogna evitare di consumare?

Anche un alimento totale come la pasta, che esiste in centinaia e centinaia di varianti, deve per forza essere regolarizzata nell’ambito delle diete moderne, in modo specifico per permettere il consumo anche da parte di chi soffre di problematiche come il colesterolo alto.

La pasta di per se non è un alimento con un valore simile così elevato: si tratta infatti del risultato di un processo di raffinazione di diverse tipologie di farine, che è strutturalmente abbastanza semplice, però le varianti più consumate in Italia risultano essere quelle di grano duro, che a causa del contenuto di amido tendono a far aumentare sensibilmente i valori del colesterolo.

Il colesterolo tra l’altro non è considerabile un elemento negativo in senso generale, si tratta di una forma di lipide (una “grasso” sostanzialmente) che non viene generato dal cibo ma dall’organismo stesso, prodotto in quantità dal fegato come nutriente per gli altri organi. L’alimentazione ed in generale lo stile di vita influenzano in modo considerevole ma non assoluto questo valore, che viene suddiviso in colesterolo “buono” e “cattivo”, ovviamente quest’ultima tipologia è quella da attenzionare: se l’apporto è eccessivo infatti la variante in questione tende a depositarsi nelle pareti interne delle arterie, provocando quindi evidenti problemi con il passare del tempo di tipo cardiaco in quanto il sangue non può muoversi in modo agevole.

pasta e colesterolo
Pasta e colesterolo: quale scegliere?

La pasta viene indicata in modo molto generico come “non adatta” se si intende contrastare questo elemento, anche se chi soffre di colesterolo alto dovrebbe in primo luogo comprendere che non è il singolo alimento a causare un aumento di questo valore, bensì molto spesso è il condimento, quindi dipende molto da cosa mangiamo assieme alla pasta.

Chi ha un valore di colesterolo mediamente alto non deve rinunciare alla pasta tradizionale, anche se risulta essere consigliabile alternare il consumo di quella di grano duro con quella integrale, che è maggiormente “gestibile” da questo punto di vista, dell’organismo, determinando una digestione più lenta e quindi un apporto più naturale dei nutrienti. Anche elementi come il riso, consumati in maniera alternativa alla pasta normale, sono di grande aiuto, così come qualsiasi altra forma di composto farinaceo non eccessivamente raffinato contribuisce a non far aumentare un valore di colesterolo.

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