Diesel e Benzina restano i principali elementi che fungono da carburante comune per i motori, e non a caso il loro costo che passa attraverso vari fattori, riesce ad essere fonte di preoccupazione anche se varia di pochi punti percentuali. Ma in questo periodo perchè Benzina e Diesel sono in aumento? Perchè la benzina aumenta?
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Lo scorso anno è stato molto evidente l’impatto che ha avuto la forma di isolamento di una nazione come la Russia, che è stata decisa dalla maggior parte delle nazioni occidentali dopo l’inizio del conflitto in Ucraina, con prezzi in aumento di benzina e diesel in particolare in quanto il nostro paese ha per molti anni acquistato a prezzi vantaggiosi elevate quantità di combustibili fossili e simili. Questa condizione ha portato addirittura a politiche di taglio di accise per diversi mesi, anche perchè una larga fetta del trasporto logistico necessita di carburanti come benzina e diesel, al punto che l’esecutivo Draghi nel corso dello scorso anno ha dovuto fare ricorso ad un Decreto concepito ad hoc per ridurre nuovi aumenti.
Ma perchè in questo periodo benzina e diesel sono in aumento? Gli aumenti hanno iniziato a radicarsi effettivamente dallo scorso luglio ed attualmente pur essendo comunque lontani i tempi dello scorso anno, i prezzi hanno anche visto superare i 2 euro al litro per quanto riguarda il costo della benzina in diverse zone del paese. Probabilmente ciò è dovuto ad alcuni movimenti politici e produttivi come la riduzione della produzione di greggio ufficializzata dai Paesi dell’Opec+, ossia L’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio a causa di nuove regolamentazioni che hanno effetto sul contesto europeo.
Va anche analizzata la domanda che già è in aumento di questi materiali che è stata ulteriormente aumentata dalla necessità di milioni di italiani nel fare rifornimento per le vacanze, non a caso i picchi in fatto di prezzo hanno iniziato a palesarsi in prossimità della metà di agosto. Diversi cambiamenti sono stati ufficializzati, come i discussi pannelli oramai presenti in grandi quantità presso le stazioni di rifornimento che evidenziano il prezzo medio della regione per motivi di trasparenza, ma che finora non hanno portato a reali vantaggi per i cittadini che lamentano costi in aumento.
Costi che però con il mese di settembre dovrebbero lievitare sensibilmente verso il basso, raggiungendo in proiezione le dinamiche della scorsa primavera, condizione che difficilmente porterà ad un nuovo taglio delle accise da parte del governo, che ha di fatto già considerato questa ipotesi come “improbabile”.
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