Il concetto di Bancomat in Italia esiste dagli anni 80 ed ha avuto una diffusione sempre più importante negli anni successivi, ed oggi seppur in calo negli utilizzi effettivi di questo servizio, la parola “bancomat” viene incentrata in modo specifico sui prelievi. Il contante prelevato è infatti qualcosa che corrisponde alla fruizione principale, ma in alcune condizioni bisogna restituire il contante prelevato, come è capitato di recente.
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Ancora oggi “fare un Bancomat” identifica l’utilizzo pratico di sportelli telematici concepiti con la funzione proprio del prelievo, anche se gli ATM hanno da sempre varie funzionalità precise come anche le informative, ad esempio l’estratto conto o il calcolo del saldo, quasi sempre da diversi anni a questa parte la principale funzione identificata è quella dell’utilizzo del prelievo che nel corso del tempo ha anche quasi inevitabilmente sviluppato varie forme di truffa concepite da malintenzionati di ogni tipo, a partire dalla tradizionale clonazione fino a varie strategie concepite apposta per distrarre la vittima di turno e portarla quindi a perdere o abbandonare le banconote in fase di prelievo oppure la tessera adibita.
Con l’affermazione di internet e degli smartphones il Bancomat si è parzialmente svuotato nelle sue funzioni informative ed è divenuto qualcosa di quasi esclusivamente improntato al prelievo: grazie alle app ufficiali bancarie infatti l’utente può venire a conoscenza in modo rapido e pratico alla quantità di denaro sul proprio conto così come i movimenti, e proprio l’affermazione del denaro elettronico sta gradualmente portando ad una serie di cambi di politiche inerenti al prelievo, che diventa meno “necessario” per le banche ma allo stesso tempo anche meno conveniente per i vari istituti di credito. Anche il tema dei limiti al contante, nella forma di limite giornaliero o mensile, è divenuto un argomento utilizzato dalla politica: se infatti le singole operazioni col contante hanno confermato una forma di limite di 2000 euro, sono le singole banche a concepire un limite di quantità di denaro prelevato in maniera diversificata, ed anche se questi limiti non sembrano riguardare la maggior parte dell’utenza, un malfunzionamento può effettivamente portare alla restituizione del contante prelevato.
E’ successo in questi giorni in Irlanda, dove la principale forma di banca del Paese, la Bank Of Ireland al centro di Dublino a causa di un disservizio ha di fatto inconsapevolmente (all’inizio almeno) sospeso i vari limiti giornalieri sul prelievo ma anche sui bonifici e su quasi tutte le operazioni possibili, condizione che ha “risvegliato” la volontà di molti cittadini di acquisire più denaro possibile vista la situazione. Come ammesso dallo staff tecnico della banca in questione, si è trattato di un disservizio ma chiunque ha effettivamente prelevato somme oltre i limiti programmati dai rispettivi conti, potrebbe dover restituire il denaro prelevato. Questo principalmente a causa di regole molto stringenti in merito alla disponibilità e la diffusione del denaro liquido che in Italia ma anche nel resto d’Europa, seppur in maniera diversa da nazione a nazione, viene strettamente tenuta sotto controllo e limitata, visto che proprio con il denaro liquido è generalmente possibile “mascherare” con più facilità eventuali operazioni illecite o comunque improntate ad una non corretta “visione” da parte dello stato, quindi non permettendo una tassazione adeguata (cosa possibile invece con il denaro elettronico).
Ma cosa succede se ad esempio a causa di un malfunzionamento, il Bancomat eroga più denaro di quanto dovuto? Questa situaizione è già accaduta in passato, quasi sempre il denaro va restituito se prelevato con la propria carta, proprio perchè trattandosi di uno strumento elettronico questa viene utilizzata per monitorare ogni movimento. In casi ancora più rari alcuni ATM hanno elargito denaro senza neanche utilizzare la carta ma anche in questi casi è stato possibile risalire alla situazione causata da un malfunzionamento con delle telecamere.
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