I 5 francobolli italiani più rari e costosi: se ne possiedi 1 prepara le valige e vai in vacanza

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La storia della filatelia italiana è iniziata da addirittura prima della creazione della nazione unificata, intesa come siamo portati ad interpretarla oggi: la valuta filatelica è qualcosa di fortemente identitario, ma che nel nostro paese ha avuto aspetti e contesti così diversificati da poter vantare molti francobolli estremamente rari e preziosi, alcuni molto famosi, altri meno. Ma quali sono i 5 francobolli italiani più costosi?

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Va ovviamente menzionato il Gronchi Rosa, forse il francobollo da collezione più famoso in assoluto, concepito e così chiamato dal nome dell’allora Premieri Gronchi, che era incaricato ad una visita in Sud America. L’emissione da 205 lire di colore rosa è divenuta così famosa da rendere questo esemplare rarissimo anche se molto dipende dall’esemplare. Infatti l’emissione sviluppata nel 1961 fu ritirata poco dopo a causa di un errore nella cartina geografica del continente sudamericano dove sul francobollo il confine riportato era sbagliato del Perù, che negli anni precedenti aveva conquistato attraverso una contesa territoriale, una porzione della zona amazonica nei confronti dell’Ecuador. L’errore fu rilevato ma nel frattempo molti esemplari diventarono disponibili, anche se oggi molto spesso sono le buste integre con i francobolli originali sono quelle ad essere molto ambite, che possono valere da 1000 fino a 3000 euro.

Il Gronchi Rosa, probabilmente il francobollo tra i più famosi tra quelli nostrani

Molte emissioni preunitarie, ossia concepite dalle singole forme di regni e ducati prima dell’Unità d’Italia (il francobollo è nato nel 1840, ed è stato adottato presso la quasi totalità delle nazioni in pochi anni)

Da rilevare le emissioni del Regno di Sardegna, in particolare le prime serie del decennio 1850: la primissima serie con Re Vittorio Emanuele II (che poi sarà re d’Italia) e la sua effigie volta a destra, corrispondeva in 3 francobolli di diverso valore, uno nero, uno azzurro ed uno rosa. Il valore di un singolo esemplare “lievita” tra i 100 ed i 8000 euro ma l’intera collezione nuova può valere quasi 29 mila euro, se usata ma in buono stato supera senza problemi i 3000 euro.

Molto interessante anche il francobollo del Regno delle Due Sicilie che fa parte della serie originale del 1858, sviluppato in varie emissioni tutte rosa, ma dal valore differente, con l’emblema del Regno delle Due Sicilie conosciuto. Quello da “mezza grana”, ossia il valore minore è il più raro essendo questi esemplari realizzati per i giornali e possono essere singolarmente venduti per oltre 1000 euro, l’intera serie vale almeno 4000 euro.

Ancora più raro è un francobollo simile, in quanto reca la medesima raffigurazione ma sulla base azzurra, e presenta una T al posto della G: questa emissione fu sviluppata dal governo di “dittatura” durante lo stazionamento di Garibaldi garibaldino dopo che questi si insediò a Napoli. Dato il poco tempo a disposizione fu semplicemente “riciclata” la vecchia emissione delle Due Sicilie, ed oggi questo francobollo vale tantissimo, anche oltre i 100 mila euro data la rarità ed il valore storico, in quanto per pochissimo tempo questi pezzi sono stati resi disponibili, poi sostituiti dalle emissioni italiane del paese unificato.

Francobollo Garibaldino Mezzo Tornese, oggi rarissimo

Francobolli per giornali anche quelli emessi dal regno Lombardo-Veneto, uno stato vassallo dell’Impero Austriaco verso la metà dell’Ottocento, corrispondente alla zona nord est del paese, queste emissioni sono tutte molto rare ed importanti dal punto di vista collezionistico come i Testa di Mercurio così chiamati proprio dalla presenza del dio Mercurio disposto di profilo su tutte e 4 queste emissioni per i quotidiani. Il francobollo da 3 centesimi vale da 200 fino a 900 euro, ma quelli di valore maggiore sono quasi introvabili e possono valere singolarmente da 30 mila euro fino a quasi 100 mila euro!

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