L’oro rappresenta oggi con in passato, il principale elemento che viene utilizzato come “base” per oggetti di pregio come i gioielli preziosi, questi ultimi sono stati concepiti fin dall’antichità come metodi per concepire oggetti da investimento oltre che dall’impatto culturale ed emotivo rilevante. Ma anche nell’epoca moderna il gioiello viene concepito come qualcosa che ha un valore che si discosta da quello economico. Quali sono i gioielli d’oro che generalmente, valgono di più, oltre al tradizionale valore espresso in grammi o in carati?
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I Gioielli hanno costituito nell’accezione generica del termine, qualcosa di molto legato al senso di appartenenza culturale, fin da prima della scoperta dei metalli preziosi: i primi risalgono alla Preistoria in quanto concepiti con materiali naturali, come rocce, minerali di vario tipo ma anche legno e conchiglie. Con le prime civilità sono state scoperte le varie forme di metalli e l’oro è divenuto da subito quello preferito per lucentezza, duttilità e grande capacità di resistere ai secoli, oltre che da poter utilizzare come risorsa vera e propria, ossia merce di scambio radicata in quasi ogni contesto (fino al secolo scorso anche in Europa e negli Stati Uniti era in vigore il sistema aureo che permetteva di scambiare pezzi d’oro ed utilizzarli al pari di monete) che ancora oggi rappresenta un contesto che porta il biondo metallo ad essere considerato un bene di assoluto valore.
Approssimativamente intorno alla metà del Seicento anche il concetto di “bene” aureo legato ai gioielli è cambiato e si è parzialmente distaccato dal contenuto d’oro: grazie a tecniche di metallurgia e di arte vera e propria il valore collezionistico è divenuto solo uno da tenere in considerazionee quando si parla di gioielli che sono oramai spesso valutati oltre che per l’ammontare di oro, anche per altri fattori, in alcuni casi più impattanti.
Alcuni tra questi sono:
Il Valore storico del gioiello, se ad esempio presenta un tipo di manifattura specifico che può venir legato ad un contesto artistico particolare. L’oro per i gioielli è sufficientemente puro da poter essere utilizzato per realizzare oggetti dall’elevato valore collezionistico, oltre che manufatturiero.
Collezioni specifiche: brand famosi, segnalati da delle vere e proprie “firme”, possono infuire in modo importante su un contesto monetario, quindi anche un piccolo gioiello, se presenta una “firma” specifica quanto ambita può essere venduto anche per cifre decisamente importanti.
La presenza di altri metalli preziose e/o gemme condizionano l’eventuale gioiello in maniera spiccata, sia per una questione puramente stilistica ma anche incentrata sul valore vero e proprio: un gioiello può valere cifre importanti anche con la presenza di pietre preziose: generalmente queste meglio sono ” tagliate ” e più sono pure (quasi sempre una gemma pura lascia passare la luce), tanto più è il valore collezionistico.
Il concetto di finitura, in quanto i gioielli realizzati con dettagli specifici e precisi, soprattutto se a mano, possono evidenziare una cura ed un’abilità manufatturiera di livello, condizione che alimenta l’interesse e quindi anche il valore effettivo, oltre a quello economico.
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