Nell’immaginario comune il Canone Rai costituisce, nella migliore delle ipotesi una forma di condizione “razionale ma ingiusta” dal punto di vista concettuale, in quanto identifica la principale nonchè più diffusa forma di pagamento relativo ad un servizio come quello pubblico televisivo. Esistono varie tipologie di cittadini che non amano pagare il Canone Rai, anche se il sistema permette ad alcune categorie di richiedere l’esenzione del Canone Rai.
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Il Canone Rai ha costituito la principale forma di evoluzione del concetto di imposta basata sul possesso di un apparecchio specifico che è ovviamente la TV, ereditata nella struttura di un’analoga tassa ideata negli anni 30 dello scorso secolo per chi possedeva una radio a casa e con l’affermazione della TV nei contesti familiari italiani, anche il suddetto Canone ha trovato una forma sempre diversa in fatto di importo e di “calcolo finale”. Costituisce infatti qualcosa di decisamente problematico dal punto di vista ideale, anche se l’importo non è elevatissimo (si parla di 90 euro annui, fissi, da pagare in metodi legati alla bolletta della luce, quindi rateizzati in 10 rate da 9 euro l’una, da gennaio ad ottobre), spesso la popolazione semplicemente non considera qualcosa di “giusto” far pagare il servizio pubblico, anche perchè sono oramai molte le nazioni che hanno deciso di eliminare il concetto di canone “separato” per il servizio pubblico televisivo, oppure accorpando il pagamnto ad altre imposte, come ad esempio alla dichiarazione dei redditi, oppure al costo del bollo dell’auto, per fare due esempi comuni.
In altre nazioni come la Germania e la Francia il Canone televisivo continua ad esistere ed è anche mediamente più costoso. In Italia però esistono varie tipologie di utenza che lecitamente, possono fare domanda di esenzione completa del canone Rai, condizione che riguarda varie categorie di cittadino.
Le principali categorie sono le seguenti:
- I cittadini Over 75 con un reddito proprio (non sono presi in considerazione i redditi di figure come colf e badanti) non superiore a 8000 euro annui.
- i militari delle Forze Armate Italiane: ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate oltre alle figure di militari stranieri appartenenti alle Forze Nato.
- i rivenditori e negozi in cui vengono riparate TV.
- chi non è effettivamente in possesso di una TV.
In quasi tutti questi casi l’esonero, che è totale quindi copre l’intera somma annua, va rinnovato potenzialmente ogni anno, non è ottenibile senza una opportuna domanda telematica che può essere effettuata in vari modi: il metodo più semplice fa riferimento ad un modulo che è possibile scaricare presso il portale dell’Agenzia delle Entrate da stampare e compilare con le proprie informazioni personali, a seconda del tipo di casistica personale.
Dopodichè il modulo va inviato, assieme ad una copia del proprio documento di identità valido, all’indirizzo di Posta Certificata cp22.canonetv@postacertificata.rai.it, oppure in alternativa attraverso una raccomandata senza busta presso la tradizionale forma di Poste Italiane, all’indirizzo
Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale I di Torino, Ufficio Canone TV, Casella Postale 22 – 10121 Torino (TO).
E’ anche possibile presentare la domanda via telematica utilizzando il portale dell’Agenzia delle Entrate oppure con l’ausilio di un Caf/Patronato.
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