Con l’affermazione di Internet si è sicuramente persa una delle principali abitudini un tempo molto radicate, legata alla corrispondenza postale: l’utilizzo di cartoline che quasi sempre sono state fortemente incentrate su contesti vacanzieri o comunque di natura culturale, è stato parte della normalità per tantissimi decenni. Ma quali sono le cartoline che possono valere una fortuna?
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La cartolina intesa come oggetto conosciuto, come altre invenzioni non risulta esclusivamente applicabile al concetto di “saluto”, ma è stata concepita come corrispondenza postale sia informativa, rappresentante del concetto postale o filatelico. Infatti moltissime varietà sono state rese comuni dal 1874, anno di primo sviluppo della cartolina del nostro paese, che a differenza delle caratteristiche lettere non sono munite di una forma di busta ma sono inviate e ricevute scrivendo direttamente su una delle superfici, destinata proprio a questo utilizzo. Le cartoline spesso hanno un valore filatelico se sono concepite per manifestazioni o rappresentazioni specifiche, ma la maggior parte di queste è costituita da una forma di cartoncino dalle dimensioni rettangolari, sul quale va posto uno o più francobolli. Sono vari gli elementi potenziali che possono rendere un singolo esemplare più o meno interessante.
Le cartoline filateliche sono quelle più rare, in quanto emesse in quantità minori rispetto alle tradizionali emissioni conosciute: si tratta di elementi sviluppati in particolari condizioni, come in anni specifici seguendo la logica tradizionale della rarità applicata la Canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina, una edizione molto esclusiva sviluppata circa dieci anni fa da parte di Poste Italiane, con tanto di francobollo sviluppato appositamente, per celebrare l’anniversario della canonizzazione di San Pio. Ogni emissione filatelica di questo tipo presenta alcuni tratti distintivi come i bolli postali integri.
Quasi tutte le altre cartoline in realtà non hanno un valore economico, ma è indubbio che se in possesso di quelle sufficientemente antiche (sono molto di moda quelle emesse dal 1880 fino ai primi del Novecento) in quanto elementi storici, in particolare quelle realizzate a mano e quindi per forza di cose molto più rare degli altri esemplari sviluppati attraverso macchinari concepiti per la stampa in serie. Una cartolina del periodo se presenta ottimo stato (è normale un ingiallimento della carta seppur parziale, se ben conservata, fa da “testimone” e fattore veridicità) può avere un costo di vendita di alcune decine di euro fino ad oltre 150. Importante anche valutare la presenza di eventuali francobolli rari, che anche singolarmente possono far lievitare il costo di una cartolina verso l’alto.
Grazie ad internet è possibile farsi un’idea precisa sulle cartoline antiche ed il valore, essendo un contesto collezionistico che di recente è stato parzialmente riscoperto anche dai più giovani: una cartolina di tipo paesaggistico può valere anche molto in virtù di uno stile particolare di realizzazione, acquisendo quindi un valore artistico oltre che economico e legato alla rarità.
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