Un tempo “nebuloso” e quasi completamente sconosciuto, il mondo delle criptovalute è divenuto “di dominio pubblico” per una certa tipologia di generali categorie di utenti, sia singole persone ma anche grandi aziende, che da oramai oltre dieci anni “muovono” un mercato che appare però ancora “Instabile” per tutti gli investimenti. Ma quale futuro e destino c’è da aspettarsi per Bitcoin nel prossimo futuro?
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Bitcoin è stata la prima criptovaluta concepita per l’uso effettivo, ed ha avuto un ruolo decisivo in generale per la forma concettuale delle cryptocurrency, tradotte come criptovaluta, una forma di risorsa digitale corrispondente e sviluppata e generata da vari computer interconnessi (chiamati nodi) che attraverso una operazine di decriptazione permettono il naturale compendio di operazioni conosciute ad una qualsiasi risorsa, ma rispetto alle valute tradizionali il tutto avviene su contesti “crittografati” quindi decentralizzati. La risorsa base di Bitcoin che è quella generata attraverso questa operazione di “lavoro” dei computer è nota come BTC e viene scambiata naturalmente come una qualsaisi risorsa attraverso i vari portali di trading, oggi conosciuti e diffusi in larga parte.
Bitcoin ha avuto i primi anni di “assestamento” in quanto la risorsa è apparsa misteriosa fin dalla prima parte della propria “carriera” al punto che anche lo sviluppatore, che si fa chiamare dalla fine degli anni 2000 con uno pseudonimo (Satoshi Nakamoto) ed anche le sue funzionalità sono spesso legate a contesti non proprio legali. Nel corso del tempo infatti sono emerse le tipiche criticità legate al contesto sicurezza in quanto le transazioni sono anonime ed avvengono attraverso uno schema completamente digitale, comportando il costo del singolo BTC a vivere dei “Picchi” verso l’alto ma anche verso il basso. Sicuramente chi ha scelto di investire su Bitcoin quando il valore era quasi irrelevante ha fatto la scelta giusta, ma oggi la trasformazione anche concettuale delle criptovalute hanno portato anche Bitcoin ad esere percepite come valute diverse da quelle tradizionali ma comunque più conosciute, e questi saliscendi in termini di valore secondo molti analisti sono parte del passato.
Secondo molti la fine del 2023 vedrà una nuova affermazione del prezzo dei BTC che potrebbe salire fino ad oltre i 30 mila dollari (attualmente è quotato poco più di 25 mila dollari) ma l’affermazione effettiva di Bitcoin sta avvenendo anche dal punto di vista legale, in Europa è sempre più vicino una forma di vera e propria sequela di regolamentazioni che riguarderanno l’intero compendio delle criptovalute, atte a regolarizzare il concetto stesso, e per molti questi costituirà uno step da “Non ritorno” , che porterà la valuta a normalizzarsi e diventare una vera e propria valuta accettata anche negli acquisti comuni quindi riconosciuta come maggiormente stabile, e quindi affidabile.
Del resto il funzionamento di Bitcoin è oramai conosciuto e nell’ambito crypto, è addirittura considerato “obsoleto”, in quanto fa ricorso ad una struttura chiusa, come risorsa è da inquadrare in un contesto comunque mediamente affidabile rispetto al passato. Ad oggi molti si affidano a Bitcoin con minor diffidenza anche se l’effetto “sorpresa” è ovviamente svanito.
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