Si chiude un’era del calcio italiano, con la scomparsa di Carlo Mazzone, detto “Carletto” o “Sor Magara” per la tipica parlata romanesca, che è stata resa nota alle agenzie di stampa. Vera istituzione del calcio giocato e soprattutto allenato, detiene il record delle presenze in panchina nella massima Serie italiana con been 792, non contando gli spareggi.
Carlo Mazzone, nato nel 1937 a Roma, ha legato la prima parte della propria vita e carriera al calcio giocato: alto ben 190, nel ruolo di difensore è cresciuto nelle giovanili della Roma, e dopo una stagione nel Latina ha anche esordito in giallorosso in Serie A, ma è con l’Ascoli che per molti anni ha fatto innamorare la piazza bianconera, anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Dapprima ad interim e poi allenatore in tutto e per tutto, Mazzone ha contribuito nella prima parte di carriera da tecnico alla risalita dalla terza serie alla Serie A dell’Ascoli.
E’ stata solo la prima parentesi di una carriera durata quasi 40 anni: ha allenato la Fiorentina negli anni 70 conquistando un ottimo terzo posto, si è fatto apprezzare alla guida di squadre come il Catanzaro, Cagliari, Bologna (per due volte, negli anni 80 ed alla fine degli anni 90), è stato anche l’allenatore della “sua” Roma dal 1993 al 1996, ed ha influenzato molto la carriera di veri e propri campioni come Roberto Baggio, Pep Guardiola e Francesco Totti, in particolare quest’ultimo è stato uno dei primi veri elementi che hanno da sempre espresso parole di grande apprezzamento dal punto di vista umano oltre che calcistico. Molti considerano la figura di Mazzone anche fondamentale per il proseguo della carriera di Baggio, sia al Bologna che al Brescia (al punto che il numero 10 fece inserire una clausola che ne avrebbe permesso la cessione in caso di esonero del tecnico), proprio alla guida del Brescia resta simbolica la famosa “corsa” sotto la curva dei tifosi dell’Atalanta, in una sfida terminata 3 a 3, dopo aver ricevuto insulti per gran parte della sfida.
Iniziata nel 1968, la carriera come allenatore è terminata nel 2006, l’ultima squadra che ha allenato è stato il Livorno, dopo ben 38 anni di carriera.
E’ stato a lungo sposato con l’ex consorte Maria Pia, dalla quale ha avuto due figli, Sabrina e Massimo che lo hanno fatto diventare nonno con le nascitee di Vanessa e Alessio , Iole e il piccolo Cristian.
Non sono state rese note le cause del decesso, alcune testate parlano di una malattia, altre identificano l’età.