In Italia così come in quasi ogni nazione sufficientemente sviluppata sotto il profilo energetico presenta da tempo diverse tipologie di cambiamenti inerenti ai vari concetti di disponibilità di energia. Anche se esiste un servizio elettrico nazionale, da molti anni esiste il contesto di mercato libero, anche se questo concetto è pronto a “sparire”. Quali saranno le differenze in bolletta?
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Il servizio elettrico nazionale, definito così in Italia dal 2007 fa parte dei comuni servizi che forniscono energia nella maggior parte dei casi attraverso i dettami statali. Si tratta di una società per azioni che fa parte del gruppo Enel che in buona sostanza eroga energia e servizi relativi a tutte le tradizionali forme di utenza di tipo privato e professionale che non hanno mai aderito all’offerta del mercato libero.
Ad oggi infatti esistono due diverse tipologie di aziende di energia elettrica, il cosiddetto mercato tutelato che è esattamente il servizio elettrico nazionale (definito finl al 2017 Enel Servizio Elettrico e poi successivamente proprio Servizio Elettrico Nazionale) che però chiuderà nel 2024, portando tutta l’utenza, indifferentemente dall’origine, ad adottare proposte legate al mercato libero, che è già molto diversificata in un settore di offerte molto differenziato oggigiorno.
La stima attuale è che dal 2024, precisamente dal mese di aprile (anche se la data potrebbe essere posticipata nella seconda metà del prossimo anno) il servizio elettrico nazionale smetterà di operare e quindi di fornire servizi energetici, portando quindi chi fa ancora parte di questo contesto e quindi risulta essere ancora legato al regime di maggior tutela, a compiere una scelta importante. Alcune categorie di persone come ad esempio chi ha 75 anni d’età oppure chi fa ricorso ad apparecchiature di tipo salvavita, potranno richiedere una proroga speciale per restare più tempo in un contesto di regime tutelato, ma tutti gli altri dovrebbero già “guardarsi intorno” ed optare per un qualsiasi gestore che opera già nel mercato libero.
In alcune situazioni ed in regioni specifiche il servizio elettrico nazionale ha già sospeso i propri servizi ad esempio nella regione Abruzzo sono molti i luoghi delle varie città in cui chi fa ancora ricorso al regime tutelato si è visto sostanzialmente “cambiare” la bolletta e dover pagare tariffe più alte: in tutte le regioni aziende che sono già attive hanno ottenuto tramite appalti la priorità per tutti coloro che una volta cessata l’attività del servizio nazionale, si troveranno a “spostarsi” verso un gestore del mercato libero.
Non scegliendo quindi il rischio sarà quello di pagare tariffe sensibilmente più elevate, quindi è assolutamente consigliabile fare ricorso alle realtà già presenti, anche all’interno della stessa Enel che possono fornire servizi di distribuzione di energia elettrica.
Il processo di “spegnimento” dei servizi da parte del servizio elettrico nazionale è in realtà già iniziato, in quanto molte aziende private hanno già dovuto compiere il passo di adattamento al mercato tutelato, condizione che come accennato porterà l’utenza del mercato tutelato (che oggi corrisponde a circa 1/4 di quella presente in Italia) a dover cambiare fornitore.