Allerta ATM in Italia: non prelevare da questi sportelli Bancomat, ecco cosa ti può succedere

particolare bancomat ATM Italia

Da oramai quasi quarant’anni, il concetto di ATM in Italia viene naturalmente e normalmente riconosciuto come una serie di servizi di tipo finanziario sviluppati prevalentemente per garantire il prelievo di contante dagli sportelli telematici in questione, ma che permettono anche di utilizzare altre categorizzazioni utili. In Italia l’ATM viene chiamato “Bancomat” , contesto che da qualche anno è in forte cambiamento.

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Diffusi dagli anni 80 in poi, inizialmente solo per i detentori di un conto corrente sufficientemente “avanzato” in quanto a funzionalità, diventando poi qualcosa di maggiormente inclusivo, in quanto dall’inizio degli anni 2000 con la progressiva diffusione delle varie tipologie di carte prepagate o di debito, questi sportello hanno iniziato a diventare sempre più polivalenti da una parte, seppur allo stesso tempo meno fisicamente presenti ed attivi dall’altra. Da oramai oltre dieci anni in Italia, così come in altre nazioni europee le banche fanno sempre meno affidamento al ruolo dell’ATM in senso generico, con diverse centinaia di questi sportelli che vengono chiusi con regolarità da ogni singola banca ogni anno, a causa di costi non più sostenibili o comunque convenienti da parte dei vari istituti di credito che semplicemente non ritengono così conveniente l’applicazione di questi servizi telematici: oramai questi sportelli sono impiegati quasi unicamente per il prelievo di denaro fisico, molto di meno per gli altri servizi che generalmente corrispondono ad informative varie (come la lista movimenti e l’estratto conto) ma anche la possibilità di sviluppare bonifici corrisponde a qualcosa di oramai più comodo da effettuare attraverso la propria app bancaria quindi senza la necessità di recarsi fisicamente ad uno sportello.

Gli ATM Italia sono meno diffusi ma comunque a rischio truffe: attenzione!

Per questo motivo bisogna intensificare particolarmente il concetto di “attenzione” quando si fa un prelievo presso un Bancomat, in quanto negli ultimi mesi in varie regioni d’Italia sono state registrate delle attività illecite riguardo questi sportelli che indicano anche una generale disposizione alla truffa, anche perchè, statistiche alla mano, sempre meno persone fanno ricorso agli ATM oppure lo fanno con meno frequenza pur restando il nostro paese tradizionalmente una nazione legata al contante come poche altre, in Italia (al punto da aver più volte modificato la varia tipologia di regolamentazione in merito al limite della diffusione del denaro “liquido”).

Se lo sportello ATM Bancomat presenta alcune “cose strane”, probabilmente è meglio cambiare aria: un esempio possono essere le fessure corrispondenti all’entrata della tessera, che può apparire “diversa” rispetto agli altri sportelli, indica probabilmente la presenza di uno skimmer, ossia di un dispositivo “camuffato” concepito per catturare le informazioni presenti sulla tessera, con gli annessi dati sensibili che costituiscono nella maggior parte dei casi la principale forma di risorsa da parte dei criminali, così da poter poi “clonare” la tessera ed il relativo conto.

Altri indizi che dovrebbero dissuadere dall’utilizzo di un bancomat sono eventuali elementi di distrazione, come il trucco della banconota per terra, che viene generalmente utilizzata nel contesto di una truffa che serve per sostituire al momento giusto la tessera in uscita dall’ATM. In tutti i casi, se la tessera risulta bloccata nel dispositivo, è sempre importante provvedere a bloccare la tessera, telefonando al numero verde presente in corrispondenza della banca, prima di lasciare il luogo.

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