Dal 2002 in Italia, così come in altre nazioni europee ha iniziato a diffondersi il concetto fisico di denaro comunitario, concretizzato dall’euro, che nel nostro paese ma anche in quasi tutti del blocco europeo ha progressivamente preso il posto delle vecchie valute. Non tutte le banconote sono state “mantenute”, alcune infatti saranno modificate ed altre completamente dismesse, quindi non più prodotte.
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L’euro infatti pur essendo stato reso fisicamente attivo da poco più di 20 anni ha già necessitato di alcuni aggiustamenti così da rendere migliore l’utilizzo effettivo nei confronti di questa valuta.
Un esempio è molto semplice, costituito dall’abbandono quasi subito delle monete di taglio più piccolo, considerate troppo scomode e fondamentalmente inutili, come quelle da 1 e 2 centesimi di euro, che pur avendo ancora una validità al 100 %, da anni non sono più prodotte in Italia, così come in altre nazioni come l’Irlanda ma anche la Finlandia, e non sarebbe affatto strano se la Banca Centrale Europea in futuro decidesse di dare disposizioni in merito ad uno stop generalizzato di queste monete.
Ma anche nel contesto delle banconote si è già passati a modificare la composizione: infatti se la prima serie di carta moneta comunitaria era configurata in 7 pezzi, nella seconda serie delle banconote sono “solo” 6 i pezzi che vengono prodotti dalle varie forme di Poligrafico di stato, in quanto il taglio da 500 euro, anche questo pur attivo ancora in maniera effettiva, non viene più stampato da oltre dieci anni. Le motivazioni sono tutte legate ad un discorso di praticità ma anche nell’ottica di far gradualmente calare la quantità di carta moneta presente sul territorio comunitario, considerato un elemento seppur ancora molto comune, decisamente “rischioso” in fase di evasione fiscale: con sempre maggior frequenza i singolii stati dietro influenza europea, incentivano oramai in maniera evidente le transazioni elettroniche di denaro.
Inoltre le 500 euro venivano prevalentemente impiegate da organizzazioni criminali o comunque di tipo illecito così da “muovere” ingenti quantitativi di denaro con poco sforzo.
Con il 2024 la BCE inizierà l’iter che porterà alla terza serie delle banconote dell’euro, questo significa che con tutta probabilità anche le banconote da 200 euro non saranno più prodotte, seguendo la stessa politica e quindi logica che ha già portato alla rimozione di quelle da 500 euro, già comunque poco diffuse fin dal principio.
Questo porterà quindi ad una maggior diffusione delle banconote di piccolo taglio, anche se finora si tratta solo di Rumors, quindi voci ed indiscrezioni varie.