Le numerose e diversificate tipologie di bonus fanno parte oramai da molti anni dell’immaginario collettivo italiano, forma a volte addirittura “abusata” ed utilizzata in una fase tempistica definita, è divenuta estremamente popolare durante le più spiccate fasi di crisi di ogni tipo. Alcune forme di bonus sono state concepite dall’INPS, ed una nuova formula da 250 euro risulta essere da poco ottenibile.
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L’INPS, ossia l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che si occupa tra le altre cose anche del calcolo delle pensioni, risultando una entità assolutamente fondamentale, che nel corso dei decenni è stata soggetta a rivalutazioni vere e proprie che hanno avuto adito nel corso del tempo, dai diversi governi. Il Bonus INPS da 250 euro di questo tipo costituisce una forma di agevolazione definita per una schiera di italiani molto definita, proposta dall’attuale esecutivo, come una delle formule alternative al Reddito di Cittadinanza, considerato non adatto dall’attuale forza di governo fin dalla campagna elettorale.
A partire dall’istituzione di una social card vera e propria, fino a varie proposte di reddito come quella portata avanti dal deputato di Forza Italia Tommaso Foti, che è proprio una forma di bonus esclusivo per gli studenti, nello specifico destinato ai giovani di età compresa tra i 7 e i 25 anni, determinato almeno per ora al termine “Reddito di infanzia”, una forma che è stata concepita dall’esecutivo tra le altre cose per eliminare o ridurre al minimo la crescita molto ridotta in ambito natalità, che è da oramai molti anni un tema importante e difficile da risolvere, con una popolazione che è progressivamente sempre più
Nei piani dell’esecutivo questa forma di bonus applicata probabilmente ai genitori o al tutore del minore / studente, dovrebbe avere una durata di 12 mesi, portando ad un assegno mensile di 250 euro.
Esistono delle maggiorazioni ad esempio per i nuclei familiari che ne faranno richiesta, se sono presenti situazioni disabilità e per famiglie con figli a carico fino a 6 anni e con un reddito fino a 9mila euro. Previste delle maggiorazioni anche per i nuclei familiari con un solo genitore.
Finora però si tratta di una proposta messa “sul tavolo” da parte delle forze di governo che hanno però già portato presso i media diverse tipologie di bonus molto disparate, alcune saranno attivate nell’ultimo trimestre del 2023, altre sono state già inserite nelle varie forme di bozza presenti in occasione della prossima legge di Bilancio, che anticipa i “piani” in vista del 2024.
Secondo indiscrezioni l’attuale forma di Bonus INPS 250 euro sarebbe anche comulabile quindi ottenibile parallelamente al già presente e confermato anche dall’attuale governo, Assegno Unico per famiglie, che nel corso dei due anni precedenti ha gradualmente preso il posto dei tradizionali assegni familiari, strutturando il tutto attraverso un pagamento effettuato un bonifico, per tutti i nuclei familiari che presentano figli minori, oppure studenti fino a 21 anni. Anche in questo caso sono già previste delle maggiorazioni in caso di disabilità.
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