Bonus spesa 2023: 380 euro per un milione e 400 mila famiglie, ecco come ottenerlo

Il Bonus 380 euro

Il concetto di aiuto economico da parte dello Stato è divenuto realtà diverse decadi fa ma ha costituito un fattore ancora più importante di recente con l’adozione di vari bonus che in particolare nell’ultima decade hanno fatto parte della scena sociale ma anche politica. L’ultima novità riguarda il Bonus Spesa da 380 improntata per tutto il 2023. Ma come funziona questa forma di agevolazione economica, concepita per oltre un milione e 400 mila gruppi familiari?

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Non si tratta della prima tipologia di bonus concepito per essere utilizzato dalle fasce meno abbienti e quindi quelle in maggior difficoltà economica, ma è come intuibile una forma “aggiornata” da parte dell’attuale legislatura che ovviamente sviluppa una forma di propria “impronta” su un bonus del genere, anche in parter per cambiare registro dopo quella che è stata confermata come una misura parzialmente sostitutiva del Reddito di Cittadinanza, quasi completamente “smobilitato”, e concepito come Reddito di Inclusione, decisione che ha portato enormi proteste in particolare nel sud Italia.

Il Bonus Spesa 2023 è incentrato come intuibile a far pagare la spesa alle classi meno abbienti ma non viene concepito il concetto di singolo individuo ma quello “familiare” in fatti solo i nuclei familiari con un numero minimo di “presenti” nello stato di famiglia potranno ottenere questa specifica card sotto forma di carta prepagata da utilizzare esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari. E’ una forma che non è stata ben percepita da buona parte della cittadinanza in quanto considerata eccessivamente specifica e non incentrata a venire in soccorso alle famiglie, pur se il governo ha specificato che si tratta di una misura non esclusiva a questo concetto, anche se come evidenziato dal comunicato sulla Gazzetta ufficiale si tratta di una misura che agevola proprio il concetto familiare.

Il Bonus 380 euro è stato concepito esclusivamente per essere utilizzato per i generi alimentari

Per poter avere accesso a questa social card, utilizzabile esclusivamente per acquistare generi alimentari di prima necessità (ad esempio non è possibile impiegarla per acquistare alcolici, o qualsiasi altro tipo di prodotto che non sia nella categoria degli alimentari), non bisogna effettivamente fare una richiesta ma già dallo scorso luglio i nuclei familiari, prevalentemente quelli composti da 3 o più “occupanti” che hanno un reddito ISEE inferiore ai 15 mila euro hanno ricevuto o riceveranno una lettera da parte del Ministero che di fatto “ufficializza” la possibilità di ricevere la social card, che permette di acquistare beni alimentari per 382 euro. Come specificato dal Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, la carta sarà comunque utilizzabile anche per coloro che percepiscono ancora il reddito di Cittadinanza o quello di inclusione, trattandosi per ora di uno strumento da utilizzare “a scadenza” ossia fino alla fine dell’importo presente da 382 euro oppure fino al 31 dicembre 2023.

Per ottenere la carta bisognerà recarsi fisicamente in un qualsiasi uffcio postale abilitato e con una opportuna documentazione valida, ritirare la tessera, che andrà abilitata semplicemente utilizzandola almeno una volta, anche se questo dovrà essere fatto con una qualsiasi operazione di acquisto fino al 15 settembre, e come specificato dal Ministero dell’Agricoltura la card potrà essere anche utilizzata in futuro per avere alcuni sconti sui generi alimentari.

Nonostante si tratti di uno strumento concepito per le famiglie, in realtà i single non ne sono esclusi ma saranno i gruppi familiari ad avere la priorità in fase di acquisizione: nel complesso quindi il rischio è che i gruppi familiari composti solo da 1 e 2 persone non possano alla fine ottenere la card ed alcun bonus in denaro, perchè si tratta, almeno per ora, di un bonus “una tantum” che corrisponde alla quantità di persone che avranno diritto a questa formula.

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