Il vino costituisce una delle più popolari e diffuse forme di alimenti alcolici diffusi e sviluppati attraverso un processo di fermentazione ed invecchiamento della frutta, in particolare in questo caso ovviamente si tratta di uva e vite. La bottiglia di vino oggi in Italia, così come in nazioni come la Francia ma anche gli Stati Uniti corrisponde a qualcosa di molto importante a livello culturale. La storia è ricca di vini venduti a cifre astronomiche, ma quale è la bottiglia di vino più costosa del mondo?
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Il vino è sostanzialmente il prodotto ottenuto attraverso il processo di trasformazione del succo di uva che viene fermentato, sottoposto a processi chimici definiti (e conosciuti anche da molti secoli) che poi portano all’invecchiamento, generalmente all’interno delle caratteristiche botti. Per moltissime regioni italiane ma anche nazioni estere la produzione vinicola non è solo qualcosa di fortemente legato al contesto sociale e effettivamente culturale ma costituisce anche una vera e propria fonte di reddito per settori molto remunerativi: tra una bottiglia di pochi euro ed una di centinaia se non migliaia di euro vi è sicuramente una grande differenza in ambito di conservazione, di prodotti utilizzati, ma anche spesso una “storia” che è alla base di ogni oggetto che viene considerato molto di più di qualcosa legato al precedente utilizzo, in questo caso la bevanda. Del resto il vino, pur essendo un alcolico abbastanza “pesante” dal punto di vista, è una delle principali fonti problematiche dal punto di vista strutturale per la salute, ma ancora oggi vi è una sorta di resistenza culturale a limitare effettivamente la produzione di vino.
La bottiglia di vino più costosa al mondo, da qualche anno, è sicuramente la Domaine de la Romanée-Conti Romanée-Conti Grand Cru, sviluppata nel 1945 proprio nelle Tenute Romanée-Conti, un caratteristico luogo della Borgogna, una regione della Francia, che da molti secoli è un posto decisamente soggestivo, quasi perfetto per sviluppare vini molto pregiati. La Domaine de la Romanée-Conti Romanée-Conti Grand Cru ha una storia particolare che inizia dai tempi del Re Sole, e prosegue fino al periodo Post rivoluzione francese quando queste terre furono vendute dal precedente proprietario Nicolas Defer de la Nouerre, a Julien Ouvrard che ne intensificò la produzione di vini. Si tratta di un’area dove il terreno ma tutti gli altri fattori sono trattati con una cura estrema per rendere il vino estremamente pregiato, ed unico. Questa bottiglia in particolare è stata prodotta durante la seconda guerra mondiale ed una delle pochissime di una collezione di poche centinaia di bottiglie, si tratta di un vino inimitabile perchè subito dopo la vigna tenutasi quell’anno, le vigne furono rimosse, ed il terreno modificato.
Nel 2018 una bottiglia di questo vino storico, un esemplare praticamente unico, è stata messa all’asta ed è stata vinta dopo una lunga trattativa per quasi 500 mila euro, ossia 468.449 euro, risultando ad oggi il vino effettivamente più costoso del mondo, e sicuramente uno dei più famosi tra gli appassionati.
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