L’euro che è stato introdotto oramai una ventina di anni fa raccoglie ancora critiche per la propria natura comunitaria che però è alla base stessa di una valuta condivisa da circa 20 nazioni del continente e che ha portato comunque a numerosi vantaggi e processi economici “alleggeriti”. Il tutto è passato attraverso un processo di accettazione delle banconote dell’euro, che molto presto sarà soggetto ad un cambio di look. Ma quelle vecchie saranno ancora valide?
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Il contesto euro è stato un argomento politico di primo livello, e non poteva essere altrimenti: tutte le nazioni che hanno visto la propria valuta essere sostituita da una per forza di cose molto diversa esteticamente, nel valore e nell’utilizzo effettivo questo ha comportato una percepita perdita di potere da parte della singola nazione. Le banconote ancora più rispetto alle monete hanno visto una forma di modello effettivamente identico in tutte le emissioni tra i paesi europei: finora sono state concepite due serie delle banconote comunitarie, la prima, sviluppata dal 2002, e la seconda, denominata Europa, che è sostanzialmente quella oggi maggiormente utilizzata e conosciuta.
Il processo di cambio di valuta ha portato anche una sostituzione radicale dei processi produttivi ed essendo le nuove banconote disposte ad essere attive in un contesto molto ampio, oggi costituito da oltre 340 milioni di cittadini, quindi il pericolo contraffazione è molto evidente, oggi diminuito ma comunque presente. Sostituire la serie vecchia con la nuova ha avuto anche senso da questo punto di vista, compromettere il lavoro “parallelo” che porta ogni anno i falsari a studiare e rispondere in merito alle varie tipologie di banconote ed a tutti i più recenti modi per rendere un esemplare contraffatto da uno originale.
Va anche considerato anche il contesto attuale, che ha portato con la serie Europa anche la non continuazione di esemplari di banconote dall’alto valore facciale come le 500 euro, utilizzate quasi immediatamente anche dai contesti illeciti per muovere grandi quantitativi di denaro in modo efficiente. Per limitare ciò, la BCE ha formalmente sospeso la produzione delle banconote di questo taglio, e quasi certamente lo stesso avverrà con la prossima serie, la numero 3° che sarà priva secondo vari rumors, del pezzo da 200 euro, per lo stesso motivo, limitare la circolazione di denaro dotato di grande capacità d’acquisto, in favore del denaro elettronico che è ovviamente quanto naturalmente disposto ad essere facilmente tracciabile senza troppe difficoltà, mentre è molto più complesso evidenziare la tracciabilità dei pagamenti effettuati con le banconote, non a caso è il sistema preferito anche da parte di chi ha interesse a non far “figurare” i pagamenti e le transazioni.
Ma le vecchie banconote sono e saranno valide? Assolutamente si, come già avvenuto tra la prima e la seconda serie, il cambiamento estetico delle vecchie emissioni anche quelle che non sono e saranno più stampate, non cambiare la validità che sarà applicata in modo permanente, rendendo questi esemplari operanti per sempre.