Statisticamente per circa il 40 % degli Italia ha tra le principali preoccupazioni di tipo economico la necessità di dover pagare le caratteristiche forniture energetiche, in particolare la bolletta della luce risulta essere spesso la più costosa, o comunque tra quelle più soggette a cambi di valore e termini. Oltre 2/3 della popolazione cambia piuttosto di rado la propria tipologia di tariffa, poi vanno considerati alcuni comportamenti che possono causare un aumento della bolletta, comportando la crescita del fattore “Caro Luce”, incentivato da un errore comune.
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Con l’aumento dei costi considerati relativi alle risorse utilizzate per l’energia, il risparmiare il più possibile mantenendo un atteggiamento virtuoso ed un’attenzione importante in tal senso è qualcosa di sempre meno “superfluo” ma considerato importante: basta pensare alle numerose agevolazioni ancora in cantiere da parte dei ministri del Tesoro e quelli dell’Energia che sono pronti a fornire bonus di ogni tipo a tutte le forme di contesti familiari che sono maggiormente propensi consumare meno energia, ma da sempre, o almeno da quando esistono effettivamente le forniture energetiche presso i privati, il tipico consumismo moderno, che porta quasi naturalmente molti ad acquistare elettrodomestici spesso considerabili eccessivamente specifici e superflui. I fornitori di energia negl ultimi anni presentano numerosi dettagli aggiuntivi relativi ai vari consumi ed il tutto è effettivamente evidenziato dalla diffocoltà che molti hanno avuto in merito a consumi troppo alti e politiche poco chiare, ma in tempi moderni la responsabilità del singolo utilizzatore è sicuarmente aumentata ma anche gli strumenti per tutelarsi.
In primis a partire dalle abitudini: ovviamente prestando attenzione a non lasciare luci accese ma anche piccoli elettrodomestici in condizioni di Standby, ma anche abitudini decisamente legate alla pigrizia. Un esempio può essere l’utilizzo di prese multiple da inserire in un’unica fonte di corrente, generando una dispersione di corrente importante (in questo senso è altamente consigliato l’uso delle prese multiple note come ciabatte, in modo particolare quelle dotate di un interruttore.
Ma esiste un errore strutturale che molti fanno continuamente, pur essendo la metodologia più corretta per evitare calcoli in bolletta di tipo errato ossia il non fare l’autolettura della propria fornitura di luce, una operazione resa possibile da ogni compagnia fornitrice di questi servizi. Consiste semplicemente nella comunicazione da parte del cliente relativa ai consumi effettuati a cadenza regolare, operazione che è possibile portare a compimento utilizzando il proprio contatore, se si dispone di uno tradizionale, la lettura potrà essere effettuata utilizzando il display, quelli elettronici dispongono spesso di un vero e proprio menù da seguire. Sulle bollette di ogni fornitore viene oramai indicato con regolarità uno spazio apposito che indica i modi ed i tempi (generalmente associati alla scadenza della bolletta stessa) che per l’appunto stanno ad indicare esattamente entro quando è possibile effettuare l’autolettura, evitando così importi errati oppure in caso di mancato calcolo dal fornitore i conguguagli che sono spesso a dir poco salati in quanto comprensivil di tasse varie.
Ogni gestore di energia può essere ravvisato della lettura utilizzando uno specifico numero verde oppure attraverso l’app ufficiale per smartphone. In questo modo il fornitore dovrà per forza di cose calcolare importi precisi e “giusti” in merito a quanto si è pagato: bisogna munirsi di codice cliente, e spesso segnalare anche il tipo di tariffazione.