Internet come ogni grande forma di “rivoluzione tecnologica” ha scaturito inizialmente curiosità, ma anche “timori” oltre alle innumerevoli possibilità legate all’utilizzo di una tecnologia che oggi appare praticamente irrinunciabile, avendo sostanzialmente modificato anche il sistema lavorativo in senso generale, rendendo obsoleti moltissime mansioni ma allo stesso tempo permettendo lo sviluppo di altre. Il “sogno” di molti di lavorare online, magari da casa è oggi decisamente realistico anche se non è semplice “tirare avanti” guadagnando solo con soldi online, è però possibile ottenere una seconda entrata in vari metodi. Come fare soldi online da casa nel 2023?
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Il contesto di internet è da tempo è entrato nelle nostre case, negli uffici e da molti anni ce lo “portiamo appresso” grazie agli smartphone, ed il contesto pandemico ha reso ancora più “office free” i numerosi contesti lavorativi, basta ricordare il contesto dello smartworking che è divenuto la normalità in tantissimi uffici. Per molti però è ancora difficile ottenere numerosi vantaggi assciabili al “lavoro vero” ma sempre più persone fanno ricorso ad entrate extra ottenute lavorando da casa, facendo ricorso a vari modi, anche molto differenti che possono portare anche centinaia di euro ogni mese.
Quasi sempre, impulsivamente quando si immagina il contesto di lavoro da casa con Internet si fa riferimento ai social media che però sono solo uno degli ambiti effettivi di guadagno.
Il metodo principale che viene in mente è fare ricorso ai social media più famosi come Instagram, TikTok o Youtube, ma in questo caso è sempre più complicato conquistarsi “nicchie” di pubblico in quanto moltissimi, spesso inizialmente per diletto, hanno avuto un successo crescente replicando un format o anche un tipo di video che è divenuto virale. Ambiti come quello di Youtube ma anche di Instagram prevedono l’affiliazione ad un programma di partnership che permette effettivamente di poter guadagnare in modo “lecito” dalle visualizzazioni, ad esempio Youtube di recente ha ridotto i requisiti relativi agli iscritto rendendo necessario avere da 1.000 a soli 500 iscritti oppure 3000 ore di visualizzazioni complessive.
Altro metodo molto in voga in questi ultimi anni è il Dropshipping, ossia una forma di vendita potenziale di beni che fa ricorso a figure che agiscono da intermediario permettendoci di avviare una propria attività di commercio elettronico con costi iniziali bassi. In questo caso si può effettivamente vendere oggetti interfacciandosi presso la clientela pur non posssedendo fisicamente gli oggetti, agendo proprio da internediario, una figura che in questo caso risulta essere simile a quella dello sponsor / venditore al dettaglio. Si tratta ovviamente di un contesto che ha i suoi rischi in quanto bisogna fare ricorso a fornitori affiidabili, molti iniziano da piccoli investimenti inerenti magari ad un settore di prodotti molto conosciuti, dediceendo poi di sviluppare la propria piattaformaa / sito web come interfaccia vera e propria e poi studiare attentamente il mercato e affinando le proprie capacità di marketing.
Molto più semplice ma anche sicuramente meno remunerativo nel medio – lungo periodo (però anche praticamente a zero rischi) è il contesto dei sondaggi, che possono essere relativi a tantissimi contesti diversi, a partire dai prodotti in vendita fino ai servizi veri e propri: moltissimi brand necessitano di comprendere le opinioni del propri pubblico e sono disposti a pagare cifre non così elevate per i sondaggi: chi decide di fare ricorso a vari siti che “rubano” generalmente pochi minuti alla volta non rischia nulla e può contare su una entrata potenziale di decine o anche centinaia di euro al mese, molti portali fanno ricorso anche a pagamenti tramite buoni o vantaggi.
Inoltre c’è da considerare Amazon, che permette di guadagnare con le proprie affiliazioni ma anche semplicemente con il marketplace, se ad esempio siamo dei bravi scrittori possiamo affidarci al famoso portale di e-commerce per vendere digitalmente i propri lavori.
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