Tradizionalmente oro e argento fanno parte dei più importanti e famosi metalli preziosi anche se nominalmente non sono quelli effettivamente più rari in assoluto, la loro tradizionale duttilità, mista ad altri fattori, hanno contribuito alla nascita di metallo prezioso, che coinvolge tantissimi fattori oramai conosciuti nell’ambito effettivo della quotidianità. Oro e argento sono utilizzati da millenni interi per la creazione di oggetti di pregio, utilizzati come “bene” vero e proprio. Come pulire correttamente oro e argento?
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Una pulizia di oggetti concepiti in oro e argento compromette in modo effettivo e definito non solo l’aspetto ma anche il valore effettivo di vendita, in quanto da sempre in condizioni di emergenza economica, oggetti sviluppati in queste leghe metalliche trovano spazio di vendita, sia come oggetto in se, inteso come qualcosa da collezione, oppure in corrispondenza alla quantità di metallo puro presente, che trova spazio in ogni contesto economico, venduto al “dettaglio”, attraverso i vari centri come i Compro Oro, diffusissimi a partire dallo scorso decennio.
Pulire l’oro e l’argento rappresenta qualcosa di non così complicato ma che data la struttura fisica di questi elementi, risulta essere qualcosa che può notevolmente allungare la vita agli oggetti in questione. Ogni tipologia di oggetto concepito in argento oppure oro risulta essere sviluppata con una lega dal valore definito, che contiene quantitativi più o meno evidenti di metallo puro: generalmente questo è sensibilmente alto se si tratta di prodotti dal valore elevato, come anelli, bracciali, orecchini ed altri monili, per forza di cose si tratta di prodotti che a causa di forme specifiche tendono a sporcarsi e potenzialmente ad ossidarsi con un mix di elementi chimici che si sviluppa con il contatto con aria, ossigeno e umidità, fattore che aumenta con il contatto con sudore, creme e prodotti cosmetici ma anche ad esempio, il sale del mare quando andiamo in vacanza. Tutti questi elementi vanno eliminati dai nostri prodotti in oro e argento prima possibile.
Pulire l’oro costituisce anche una buona abitudine per “mantenere vivo” l’aspetto estetico di questi oggetti, ed è qualcosa che può essere fatto in casa, con i prodotti giusti, senza spendere per forza un capitale: è sufficiente fare ricorso ad una bacinella di acqua tiepida, non bollente, un quantativo moderato di sapone di Marsiglia (in alternativa va bene anche il sapone liquido per piatti), un panno morbido ed uno spazzolino dalle setole molto morbide. Sarà sufficiente lasciare “a mollo” i prodotti in oro lasciandoli nell’acqua tiepida con il sapone (circa mezzo cucchiaio di sapone di Marsiglia oppure poche gocce di sapone per piatti ogni mezzo litro) per almeno 15 minuti, poi utilizzando lo spazzolino e molta cura (così da non graffiare gli oggetti), bisognerà rimuovere accuratamente ogni traccia di grasso, sporco e polvere. Dopodichè sarà sufficiente utilizzare un panno morbidoo per l’asciugatura, dopo il risciacquo.
L’argento può anche essere pulito anche in modo da ridurre o eliminare il tradizionale “scuro” che tende a svilupparsi nel corso del tempo, attraverso un semplice processo chiamato elettrolisi che porta proprio la rimozione di quella antiestetica patina nera. E’ sufficiente utilizzare la carta d’alluminio (quella per alimenti) che andrà usata per rivestire ogni pezzo di argento che vogliamo pulire, ed immergendo il tutto in acqua molto calda, con l’aggiunta di due cucchiai di bicarbonato di sodio e un cucchiaio di sale grosso.
Dopo circa un’ora di “ammollo” in questa soluzione l’argento potrà essere lucidato e sarà visibile da subito un netto miglioramento in quanto l’elettrolisi ha il compito di ridurre l’ossidazione superificiale.
Per l’asciugatura è sconsigliabile utilizzare prodotti di carta come l’asciugone, in quanto tende a lasciare residui difficili da rimuovere.