Storicamente la sterlina è da sempre una delle valute europee, e mondiali, più rilevanti storicamente conosciute sia per la grande diffusione ma anche per la rilevante stabilità. Dal punto di vista collezionistico è sicuramente la sterlina d’oro ad essere quella maggiormente conosciuta e degna di attenzione, valuta che viene anche chiamata sovrana. Ma quanto può valere oggi una sterlina d’oro?
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Le sovrane, così chiamate direttamente dall’inglese sovereign, a causa della raffigurazione che fin dal XV secolo ha visto il re o la regina di turno fare la “comparsa” su uno dei lati dell’emissione, sono tra le emissioni più antiche ancora attive al giorno d’oggi, essendo state adottate alla fine del ‘400 anche se per svariate decadi la produzione di queste monete dall’importante contenuto d’oro è stata più volte sospesa e ripristinata.
Ad esempio durante il ‘600 la Zecca reale britannica, nota come Royal Mint, ha adottato altre emissioni, poi dal 1817 la sterlina d’oro è stata ripristinata per un altro secolo. Dopo un altro “stop”, dovuto all’abbandono dello standard economico basato sull’oro, avvenuto nel 1931, dal secondo dopoguerra il Regno Unito ha ripristinato la produzione che prosegue ancora oggi in emissioni coniate ogni anno, sia in versioni tradizionali che proof quindi a fondo specchio, specificamente per i collezionisti.
Si tratta di monete dall’elevato contenuto d’oro (corrispondono a circa 22 carati) e sono utilizzate oggi come in passato anche come oggetti da investimento, in quanto pur essendo teoricamente delle valute in tutto e per tutto, la tiratura limitata ed il contenuto d’oro piuttosto considerevole permettono ai loro proprietari di mantenere un bene piuttosto prolifico in termini di valore che permane nel tempo.
Quasi tutte le emissioni dagli anni 50 in poi recano, per forza di cose la regina Elisabetta II, regina che detiene il record assoluto in termini di longevità sul trono britannico, e quasi tutte le monete hanno un valore compreso tra i 350 ed i 550 euro a seconda delle condizioni. Esistono però emissioni più rare, anche più antiche che hanno un valore considerevolmente più importante, ad esempio le valute con la regina Vittoria, altra sovrana molto longeva, che nelle varie raffigurazioni, come quella del 1841 può far guadagnare da 8000 fino a oltre 20 mila euro, data la rarità.
Si tratta comunque di emissioni molto importanti e particolarmente “durevoli” nel valore effettivo, oggi come in passato.