La patente di guida costituisce uno step fondamentale sia dal punto di vista della “maturazione” puramente anagrafica (in quanto è possibile ottenerla a partire dalla maggiore età) ma costituisce anche una vera e propria indipendenza nei confronti delle possibilità di guida di mezzi privati. Da anni esiste il concetto di patente a punti, che prevede una quantità di punti per l’appunto che sono teoricamente “spendibili” anche con varie forme di infrazione. Una particolare infrazione può costare 10 punti sulla patente, di quale si tratta?
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Il concetto di patente a punti è stato adottato dal 2003 e prevede una diversificata tipologia di struttura che sviluppa infrazioni in base alla gravità della stessa: proprio dal 2003 tutti i patentati sia quelli già in possesso di questo documento di guida che per tutti i neopatentati hanno visto la propria forma di licenza di guida verdersi attribuire 20 punti “di base” che sono relativamente portati ad essere eventualmente sottratti con l’adempimento di infrazioni. Il sistema è conosciuto anche in altre nazioni europee e numeri alla mano, ha contribuito a ridurre quantomeno in minima parte le infrazioni più comuni.
Per la maggior parte dell’utenza privata è considerabile una forma di “riottenimento” in automatico di due punti alla volta in caso di “buona condotta” ogni due anni, ossia se in questo lasso di tempo sono state effettivamente registrate 0 infrazioni del codice della strada, questa forma di buona condotta si applica anche ai neopatentati (coloro che hanno acquisito la patente da 3 anni o meno) in una misura sensibilmente diversa, in quanto per loro è previsto un massimo di un punto anno per tre anni.
Non tutte infatti sviluppano la medesima quantità di punti “eliminati” dal conteggio iniziale ed il codice della strada a cadenza relativamente regolare evidenzia una forma di rinnovo che può portare a riduzioni ma anche aumenti delle “pene” pecuniarie, ossia le multe, ma anche in ottemperanza della rimozione di punti dalla patente.
L’eliminazione di 10 punti dalla patente comprende una lista di infrazioni abbastanza frequenti, anche apparentemente non così gravi che però data la loro frequenza riscontrata può essere portatrice anche di danni strutture e persone: ad esempio “costa” 10 punti il superamento di almeno 60 km/orari i limiti relativi, quindi se c’è il limite di 40 km/orari in un determinato luogo, la decurtazione scatta se si procede ad almeno 100 km/orari sul medesimo tratto (questo secondo il codice della strada porta anche ad una multa dal valore compreso tra 821 e 3.287 euro).
“Costa” 10 punti sulla patente anche la condizione di sorpasso o di passaggio in contromano in corrispondenza di curve, dossi o in qualsiasi altra condizione di visibilità limitata, sempre 10 punti sono rimossi dalla patente dei conducenti che si trovano in stato di ebbrezza “grave” ma anche per coloro che sviluppano manovre di retromarcia in autostrada o sulle corsie di emergenza.