Da ragazzo avevi un album di vecchie schede telefoniche? Incredibile, ecco a quanto le puoi rivendere oggi

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Il telefono è stata sicuramente una delle invenzioni nel settore della comunicazione tecnologica che ha a vuto un impatto quasi impossibile da riscontrare in fasi successive, che ha portato oltre a concetti di distanza resi più “ridotti” anche lo sviluppo di invenzioni relative, come le schede telefoniche, che hanno costituito, seppur per non troppi anni uno dei più famosi ambiti da collezione. Un vecchio album di schede telefoniche può contenere anche alcuni esemplari di pezzi molto rari, in grado di far guadagnare cifre molto importanti.

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Cosa sono state le tessere telefoniche? Tecnicamente hanno costituito uno “step” fondamentale per l’affermazione del telefono pubblico nelle vite dei cittadini tra gli anni 80 e 2000, rappresentando una forma di “ponte” tra i gettoni telefonici e la telefonia mobile, che ha iniziato a diffondersi proprio durante gli anni 80, seppur in maniera limitata e poi diventando “dirompente” dagli anni 90 in poi, fino a raggiungere l’affermazione attuale con gli smartphone ed internet.

La scheda telefonica ha quindi costituito una forma di affermazione tecnologica, rendendo obsoleti i gettoni: attraverso la tessera magnetica utilizzabile per fare ricorso a credito telefonico da utilizzare presso le cabine, disposte proprio al funzionamento delle tessere sia nativamente parlando, ma anche per gli esemplari “convertiti” dall’uso a gettoni.

In poco tempo, le prime tessere telefoniche di forma anonima degli anni 80, sono state sostituite da quellee con delle raffigurazioni molto specifiche prima, via via divenute molto famose, ossia quelle concepite da Sip e Tim dagli anni 90 in poi, dedicate alle varie aziende ma anche ad eventi e promozioni particolari: questo ha reso le tessere telefoniche tra gli oggetti “culto” degli anni 90 e 2000, in quanto come per le monete e le figurine erano pochi i giovani ma anche gli adulti che non collezionavano e si ritrovavano le vecchie tessere utilizzate in casa. Spesso queste venivano conservate in raccoglitori o album, ma solo quelle non utilizzate, riconoscibili dalla presenza dell’angolo in alto sinistra che doveva essere rimosso per poter essere utilizzate.

Grazie alla diffusione ed alla presenza di raffigurazioni riconoscibili, gli appassionati si sono messi alla ricerca di alcuni pezzi rari, anche se è bene specificare che solo le tessere telefoniche non utilizzate, ossia comprensive i “tagliando” laterale, spesso sono considerabili valevoli.

Tra gli esemplari più rari vanno menzionati quelli che fanno parte della serie “Sida” che era il nome della prima azienda produttrice di tessere telefoniche, in particolare quelle dal 1977 al 1981. La diffusione delle schede telefoniche era iniziata nel 1976 , ma solo con la serie delle schede giallo blu la diffusione è stata realmente tale. Oggi un esemplare come quello in foto vale da 150 euro fino a 700 euro a seconda dello stato, se sono ovviamente integre.

vecchie schede telefoniche
Una scheda telefonica della serie “Sida” da 9000 euro, una delle prime dal punto di vista dei “modelli”

Rare anche quelle “a tema” come quella dedicata alle Pagine Gialle del 1990 che possono valere da circa 80 euro fino a 400 euro, oppure quelle con i vari “giochi” come la carta “labirinto” vale ben 300 euro se nuova, poco meno se usata.

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