In Italia le regolamentazioni che sono decise per la gestione delle spese dei condomini è costantemente causa di dissidi, litigi anche dal punto di vista legislativi, e poca chiarezza. In modo specifico in relazione agli spazi di locazione e quasi naturalmente anche in merito alle spese condominiali, generalmente concepite come fondamentali in un qualsiasi condominio. Ma esiste un segreto per non pagare le spese condominiali?
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Come ogni forma di regolamentazione, la risposta può essere positiva, anche se è bene conoscere bene le singole situazioni e strutturalmente cosa sono le spese condominiali.
Per semplificare molto, si è soliti dividere per categoria le spese condominiali, tra quelle che vanno ripartite tra i vari inquilini e quali invece sono destinate ad essere pagate dal proprietario o dal gestore dell’immobile, rientrano nella prima categoria quelle di tipo energetico, come le bollette varie, di luce, gas, acqua ma anche per i vari fornitura di servizi comuni nel condominio, quelle per la pulizia generale nella parte interna degli appartamenti oltre a quelle legata agli ascensori. Tra le spese generalmente associate invece legate al pagamento da parte del proprietario figurano quelle non “fondamentali” come la manutenzione e la riparazione di cancelli, sezioni o intere parti di serrande, finestre e quant’altro, i vari servizi di illuminazione, gli intonaci e la gestione della ristrutturazione del pavimento.
Generalmente il calcolo delle spese viene regolamentato attraverso Sistema delle tabelle millesimali che porta a spese dalla condizione diversa dalla varia tipologia di abitazione. Se in questo nucleo abitativo sono presenti più di dieci persone può essere redatto un regolamento condominiale reso disponibile a tutti gli abitanti del condominio.
Le spese condominiali sono da sempre un vero e proprio fattore di dissidio comune tra le varie parti, a partire dai rappresentanti fino agli occupanti del condominio, a causa di numerosi fattori che portano questi dissidi comuni.
Esistono modi per non pagare le spese condominiali in maniera “legale” prevalentemente se i lavori rientrano in una forma di condizione non necessaria come può essere ad esempio l’installazione di un ascensore o di altra struttura che non trova l’accordo attraverso le decisioni condominiali. In qualsiasi caso di spesa non necessaria per il condominio è possibile chiedere la propria esenzione attraverso una decisione resa presente attraverso il testo condominiale entro un massimo di 30 giorni dalla delibera.
Come specificato dal art. 1121 se le spese di condominio sono quindi voluttuarie, quindi non fondamentali per la fruibilità dell’edificio, l’utente può chiedere l’esenzione del pagamento.
Se alla scadenza riportata si verifica una delibera nulla, l’utente pu appellarsi proprio a questa forma di nullità frutto di qualche forma di decisione che non viene ratificata e quindi confermata in alcun modo.
E’ anche possibile appellarsi a condizioni come le tabelle millesimali legate al calcolo del pagamento delle spese di condominio considerate come errate ad esempio se non risultano essere effettivamente “equilibrate” nei pagamenti, ossia se qualcuno fondamentalmente si trova a pagare di più di altri.
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