Il processo che ha portato l’uscita di scena della lira, e di tutte le altre valute comunitarie inevitabilmente ha costretto tutta la cittadinanza, senza esclusione alcuna in quanto un cambio di valuta è qualcosa che interessa tutti, in una maniera o nell’altra. Anche se l’euro esiste da poco più di due decenni dal punto di vista fisico, ha già visto qualche cambiamento. A fronte di alcune forme di banconote dell’euro, si può e si potrà ancora pagare con le vecchie banconote?
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Il sistema della BCE infatti fornisce delle indicazioni piuttosto specifiche nella produzione di monete e banconote che restano appannaggio quasi esclusivo dei singoli paesi che fanno parte dell’eurozona (oggi 20, considerando le grandi nazioni, con la recente introduzione della Croazia). L’euro ha già cambiato aspetto più di qualche volta, basta pensare alle monete che hanno visto un sensibile restyling nel 2007, evidenziato dall’aspetto dell’Europa riportato sotto forma di cartina, che proprio dall’anno in questione ha visto i confini non più evidenti ma tutti i paesi unificati, anche se i principali cambiamenti sono visibili in particolare sulle banconote.
La carta moneta comunitaria infatti è stata modificata in maniera più sensibile a partire dallo scorso decennio, con l’introduzione della 2° serie delle banconote, denominata serie Europa che ha avuto il compito di sostituire gradualmente la prima serie. Il processo di cambiamento delle banconote è continuo e serve ad eliminare gli esemplari usurati, ma una nuova serie introduce nuovi aspetti tecnici oltre a metodologie di sicurezza per scoraggiare la circolazione degli esemplari contraffatti ma anche per una più semplice riconoscibilità rispetto agli esemplari falsi. La prima banconota ad essere stata sostituita dalla 2° serie è quella da 5 euro, seguita poi nel corso degli anni da tutti gli altri, ed oggi la serie Europa risulta essere la più diffusa, anche se molti esemplari della prima serie sono ancora esistenti e circolanti.
Dal 2024 inizierà l’iter per la 3° serie delle banconote europee, con un nuovo design che sarà deciso tramite un referendum generale, anche se l’UE non ha ancora deciso in merito, l’iter di passaggio tra le vecche e le nuove banconote sarà con tutta probabilità quasi identico a quello tra la 1° e la 2° serie. Ma le vecchie banconote saranno ancora valide oppure smetteranno di essere tali? La BCE ha già comunicato che tutte le vecchie banconote, comprese quelle non più in produzione (come gli esemplari da 500 euro, oramai dismessi nella stampa ma formalmente ancora circolanti) resteranno valide senza una vera e propria scadenza, in quanto il processo già menzionato che porta al loro cambiamento è stato già confermato come sicuro, quindi anche in futuro le banconote che progressivamente non saranno più prodotte potranno essere utilizzate e dovranno essere obbligatoriamente considerate valide da ogni tipologia di professionista, senza esclusione.
Il processo della 2° serie porterà con tutta probabilità ad una riduzione degli esemplari: come avvenuto per la 500 euro, probabilmente anche la banconota da 200 euro sarà non più prodotta in quanto l’intento è ridurre il concetto di denaro dall’elevato potere d’acquisto circolante nell’Unione Europea, considerato potenzialmente la causa di problemi come l’evasione fiscale.