Guadagni 500 mila euro se trovi questo francobollo da 3 lire in qualche vecchia busta

500 mila euro francobollo da 3 lire

La storia del francobollo è assolutamente rilevante, antica, complessa quanto interessante anche se i suoi appassionati hanno sempre avuto una nomea “esterna” di noiosi, in quanto formalmente sono dei “pezzi di carta” stampati. La loro funzione è però ancora oggi importantissima ed ha avuto una grande rilevanza nell’ambito dell’effettiva comunicazione tramite corrispondenza. Alcuni esemplari valgono davvero tantissimo come il francobollo da 3 lire menzionato in questa sede che può far guadagnare fino a 500 mila euro.

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La funzione del francobollo è conosciuta quanto importante, ossia offrire una forma di metodo di applicazione di una tassa pagata in anticipo sulla corrispondenza suddetta, condizione che ha portato indiscutibilmente una forma di oggetto che in pochi anni è divenuto necessario, prodotto in vari tagli per corrispondere al costo dell’affrancatura. Se oggi il francobollo sembra essere qualcosa di scontato, nei primi anni della propria diffusione era ancora allo stato “embrionale” del proprio sviluppo. come testimoniato anche dai primi esemplari sviluppati dagli antichi stati preunitari italiani, disposti in varie aree del paese, come ad esempio nel nord, tra i ducati e piccoli regni locali, che hanno contraddistinto la scena politica e sociale del nostro paese per tantissimi anni prima dell’Unificazione.

Molti stati di questo tipo hanno avuto tra le principali necessità di disporre al proprio sistema postale locale, e proprio il Granducato di Toscana ha concepito diverse emissioni, di cui la serie più importante risale al 1860, quindi a meno di un anno di distanza dalla forma effettiva di Regno d’Italia, formalizzato nel 1861, la serie del governo provvisorio comprendeva 7 francobolli dal valore e dal diverso colore, con la simbologia tipica del ducato di Toscana, e di questa serie il francobollo da 3 lire è stato sicuramente quello più raro ed ambito della storia filatelica italiana, ossia quello dorato che si trova in foto dal valore proprio da 3 lire, estremamente alto per i tempi, che è oggi praticamente introvabile (ne restano circa 300 esemplari ancora teoricamente esistenti).

Uno dei francobolli italiani maggiormente importanti, l’esemplare da 3 lire del Granducato di Toscana, un dei pezzi anche più rari, praticamente introvabili, utilizzati anche da figure storiche e politiche molto rilevanti del tempo

Di questi, pochissimi sono stati effettivamente impiegati, uno nello specifico è stato venduto per circa 500 mila euro oramai diversi anni fa, alla fine di un’asta, e si tratta proprio di questo francobollo dorato utilizzato attivamente in due esemplari per affrancare una busta di una corrispondenza inviata dal barone Rothschild e dal re d’Egitto Farouk I, l’esemplare timbrato dalle poste internazionali utilizzato in quest’ultima occasione è stato venduto per questa rilevante cifra, trattandosi sostanzialmente quasi di un pezzo unico, come evidenziato proprio dalla storia così particolare, quanto breve della filatelia italiana che è sostanzialmente nata proprio con queste emissioni.

Un qualsiasi altro francobollo da 3 lire del 1860 di colore giallo del Granducato di Toscana anche se “nuovo” o in ottimo stato vale comunque una cifra dir poco considerevole, pari ad una abitazione, circa 114 mila euro per un esemplare ottimamente conservato, poco meno per uno un po’ più usato ma comunque in condizioni più che buone.

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