Il contesto online ha completamente monopolizzato il modo di comunicare, ed anche principali eventi e personaggi come Elon Musk sono riusciti ad influenzare presantemente il concetto di comunicazione e “trend”. Di recente un social media molto comune come Twitter è stato pesantemente modificato proprio da Musk, che ne ha cambiato addirittura l’iconografia, ed alcuni smartphone sono stati venduti a cifre folli o comunque molto più importanti del normale. Quanto può la vecchia app di Twitter in un telefono influenzare il prezzo?
No feed items found.
La figura di Elon Musk è da sempre molto divisiva: per molti un visionario, per altri una figura fortemente sopravvalutata e definibile molto più fumo che arrosto, in grado di influenzare anche contesti in modo pesante senza reali velleità pratiche (come nel caso di Bitcoin ), del resto si tratta di un uomo che nel corso dei decenni ha affermato il proprio peso in ambiti come le automobili e i viaggi nello spazio con Tesla e SpaceX.
L’acquisizione di Twitter è stata da subito molto chiacchierata, del resto ogni azione del ricchissimo magnate sudafricano è contraddistinta da elementi fortemente polarizzanti e sicuramente degni di interesse da parte dei media: con Twitter però le cose si sono fatte complicate in quanto Elon Musk ha avuto difficoltà nel far “quadrare” il regolamento del popolare social media, divenuto maggiormente problematico per molti, e per altri ancora non più “libero” come in passato, in netta contrapposizione rispetto agli annunci trascorsi, fino a cambiare addirittura il logo che per anni ha contraddistinto il social media, dal caratteristico uccellino bianco su fondo azzurro ad una X.
Di conseguenza l’aspetto anche delle varie icone di smarphone e simili è stato modificato con i recenti aggiornamenti, alcuni hanno compreso il valore “percepito” ed hanno messo in vendita smartphone sia Apple che Android che invece presentano ancora il tradizionale logo con l’uccellino. In particolare Iphone anche non recentissimi come l’XR con ancora il logo con l’uccellino sono stati messi in vendita su siti di aste online per centinaia se non addirittura migliaia di euro, e non c’è da stupirsi che qualcuno per motivazioni molto disparate, può effettivamente considerare l’ipotesi di acquistare qualcosa che fa già parte del “passato” pur essendo corrispondente a pochi mesi fa.
E’ ovviamente difficile definire quanto un dettagli insignificante per molti, possa far lievitare così tanto il prezzo di un oggetto comune, ma in un contesto che oramai ha ridefinito i parametri di cosa rende qualcosa più o meno “prezioso”, non c’è molto di cui stupirsi.