Introdotte da circa 20 anni le monete dell’euro oggi costituiscono nella maggior parte dei casi le emissioni standard per le 27 nazioni (20, seconsideriamo quelle effettivamente considerabili parte dell’Unione Europea e non i microstati) che ne fanno ricorso per un totale di quasi 350 milioni di cittadini. Tra le varie emissioni sicuramente la moneta da 1 euro corrisponde ad una delle più riconoscibili. Un errore di conio può far valere una moneta da 1 euro cifre così alte?
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L’ambito collezionistico delle monete viene spesso identificato con la numismatica ma in realtà questa definizione viene utilizzata per definire l’aspetto storico nonchè scientifico di tutte le emissioni e non direttamente il collezionismo o la vendita degli esemplari. E spesso il collezionismo non pare essere interessante per le emissioni recenti anche se in realtà ogni forma di emissione, non necessariamente antica può essere interessante, anche le monete da 1 euro che assieme a quelle da 2 euro sono probabilmente le più famose in senso assoluto in ambito collezionistico ma anche dal punto di vista estetico, essendo costituite da 2 leghe metalliche diverse.
Quelle italiane sono ovviamente le più comuni in Italia, note per l’aspetto che vede l’Uomo Vitruviano, una delle più celebri raffigurazioni effettuate da Leonardo Da Vinci durante la propria vita, che evidenzia l’uomo come “nodo centrale” dell’universo scientifico e naturalista. Rispetto ad altre nazioni che hanno fatto ricorso ad un referendum per scegliere cosa porre sulle monete, la decisione è stata appannaggio dell’allora Ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi (divenuto poi successivamente Presidente della Repubblica) che optò per questa raffigurazione. Un particolare esemplare da 1 euro di questo tipo è stato messo in vendita per circa 26 mila euro su un popolare sito di aste come Ebay. Ma come si giustifica uh valore simile?
Non esiste una forma di regolamentazione che porta una moneta a valere collezionisticamente parlando, più del valore nominale, e spesso anche chi trova pezzi particolari, con degli errori di conio ossia delle differenze in ambito produttivo, è portato a credere che alcuni dettagli diversi possano essere abbastanza a far valere cifre alte un singolo pezzo. Il mercato degli errori di conio è particolare e non meglio definitoo ma nulla vieta vendere esemplari particolari come questo in foto che risulta essere mancante dei simboli della zecca e della data di emissione, ossia l’anno che è presente sul lato dell’Uomo Vitruviano. Questo può rappresentare un errore di conio a potrebbe anche essere stato realizzato di proposito, in ogni caso si tratta di un contesto difficile da definire anche perchè è quasi impossibile definire l’origine diretta di un eventuale errore di conio.
Anche se un errore di conio è effettivamente tale, non per forza un esemplare anche unico vale effettivamente tanto: questo generalmente accade quando è presente una storia, un contesto effettivo che può “accompagnare” una emissione.
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