La lira fa venire in mente immediatamente la principale nonchè unica valuta adottata per circa due secoli da parte del nostro paese, anche se è stata anche una forma di taglio monetario utilizzato dalle nazioni in epoche antecedenti all’unificazione del 1861. Anche le varie repubbliche, ducati e regni del nord Italia prima di questo anno così importante hanno fatto ricorso alle proprie versioni della lira, come evidenziato da questa rara moneta da 4 lire.
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Il taglio da 4 lire difficilmente ci “suona” familiare, in quanto non è stato mai adottato dal Regno d’Italia e neanche dai vari regni dell’Ottocento, ma questo perchè è stata una delle prime rappresentazioni della lira in Italia, adottata a lungo dall Repubblica di Genova, influente entità politica, militare ma anche e soprattutto commerciale, che è stata anche una delle realtà più influenti del nostro paese a partire dal Basso Medioevo fino alla fine del Settecento, come stato quello Genovese è stato sotto le dipendenze di altre nazioni ma ha sempre mantenuto una forma di indipendenza più o meno accentuata.
E’ interessante notare che la Zecca di Genova è stata una delle più antiche e longeve riconsciute come tali nel nostro paese avendo sviluppato monete per il proprio ordinamento ma anche per i vari regni “superiori”, ed anche con la fine dell’indipendenza della Repubblica di Genova, la zecca della città ha continuato a produrre monete per il regno Sabaudo fino al 1860.
Oggi le monete come quella in foto fanno parte di una collezione che è difficilissimo possedere interamente, in quanto i tagli conosciuti erano numerosi (1, 2, 4, 8, 12, 24, 25, 48, 50 e 96 Lire quelli principali) e proprio una moneta da 4 lire come quella evidenziata in foto è rarissima da ottenere. Il motivo è strettamente legata alla disponibilità in quanto parecchie di queste emissioni ai tempi, essendo state dichiarate fuori corso sono essenzialmente state considerate inutili o rifuse per ottenere nuove emissioni.
Sono piuttosto particolari le emissioni da 4 lire concepite alla fine del Settecento, quindi nella “fase finale” della storia della Repubblica di Genova, riconoscibile dalla rappresentazione di San Giovanni durante la predicazione e sul nastro della croce ECCE AGNUS DEI. Sull’altro lato di questa emissione in lega d’argento è possibile riscontrare il simbolo della Repubblica di Genova con due grifoni, animale ancora presente nella simbologia della città (ad esempio è il grifone il simbolo della squadra calcistica del Genoa, ad oggi una delle due principali assieme alla Sampdoria).
Un esemplare del 1796 può avere un valore molto variabile, come quello in figura che è in buone condizioni, ovviamente rapportandolo all’età che maggiore di 2 secoli, un esemplare di questo tipo vale dai 150 euro fino ad oltre 900 euro, anche se quest’ultima valutazione può essere ottenuta solo se il pezzo è veramente in ottimo stato. Si tratta comunque di un oggetto dall’elevato valore storico e quindi numismatico, che può risultare anche interessante per un museo.
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