Monete di valore: le 500 lire bimetalliche sono ricercatissime, ecco quanto possono fruttarti

500 lire bimetalliche

Nella lunga storia della lira italiana sono nello specifico alcune emissioni che sono divenute popolari anche e soprattutto dopo l’adozione dell’euro: la lira è infatti divenuta un elemento nostalgico anche perchè molte monete hanno fatto parte della vita di milioni di persone. Le 500 lire bimetalliche fanno parte indubbiamente della memoria di tantissimi, e possono anche valere cifre rilevanti se si trova l’esemplare giusto.

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La 500 lire bimetallica è stata “pioniera” di emissioni diverse, nate successivamente: è stata la prima forma di moneta di larga diffusione in Italia ad essere composta da due leghe metalliche definite, a partire dai primi anni 80, nello specifico dal 1982 fino al 2001. Le leghe utilizzate erano già state impiegate per emissioni italiani antecedenti, nello specifico la parte esterna è realizzata in Acmonital, basata sul  ferro, cromo e nichel, , già presente in monete come le 50 e 100 lire, mentre la parte interna risulta essere concepita in una lega chiamata Bronzital, dall’aspetto dorato, utilizzata anche per le 200 lire quasi contemporanee alle 500 lire bimetalliche.

Ai tempi le 500 lire erano cosituite in questa maniera utilizzando una tecnologia esclusiva della Zecca di Roma, ed è stata anche la prima moneta italiana nonchè una delle prime in assoluto ad avere la dicitura di valore riportata anche in alfabeto braille per i diversamente vedenti.

Quanto valgono? Nella maggior parte dei casi pochi euro, essendo state monete prodotte in quantità importanti seppur in poco meno di un ventennio, rispetto ad altre valute però le 500 lire bimetalliche “standard” ossia quelle coniate in quantità maggiore sono comunque più interessanti delle commmorative, in quanto nel nostro paese sono state effettivamente realizzate anche queste emissioni.

Le 500 lire bimetalliche, molto comuni dal 1982 fino al 2001

Le più diffuse ed interessanti sono per l’appunto le “normali” che sono riconoscibili dalla presenza di una rappresentazione della piazza del Quirinale su uno dei lati, sull’altro è presente una testa femminile alata, di profilo. Esistono annate e versioni particolari che risultano essere molto più rare, riconoscibili dalla presenza di una testa femminile di dimensioni leggeermente diverse che in altre versioni, inoltre la firma dell’autrice Laura Cretara può essere anch’essa di dimensioni variabili.

Le più ricercate sono quelle del 1985 con la Testa femminile media e dalla firma grande, che può valere da 10 fino a 40 euro a seconda delle condizioni, così come la 500 lire del 1987 che presenta una testa media firma piccola, che vale fino a 35 euro. Essendo differenze difficili da cogliere, è consigliabile fare ricorso a questo “confronto” con altre 500 lire.

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