Monete rare: 20 lire con Benito Mussolini; cerca nei cassetti il loro valore, non ha eguali

20 lire Mussolini

Le figure politiche soprattutto quelle per forza di cose longeve, sono anche quelle più riconoscibili sulle varie tipologie di monete, e Benito Mussolini, a capo del governo italiano per circa vent’anni, contraddistinti da eventi decisamente traumatici, è sicuramente una delle figure più rilevanti e divisive ancora oggi. Anche nell’ambito la sua figura sembra essere onnipresente su numerose iconografie dell’epoca, comee sulle 20 lire. Ma quanto valgono?

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Insediatosi a seguito del colpo di stato agli inizi degli anni 20, Benito Mussolini divenne capo del governo a partire dal 1925 di fatto rendendo illegale qualsiasi opposizione politica. Anche le monete del tempo hanno rapidamente acquisito le tipiche forme del fascio oltre che quelli di casa Savoia.

Molti considerano anche le emissioni monetarie “munite” del volto del dittatore italiano, anche se in realtà quasi sempre le raffigurazioni che presentano Mussolini sono medaglie, o comunque forme di oggetti concepiti in fasi successive: anche allora il Regno d’Italia aveva l’usanza di porre il volto del re, come anche avvenuto nelle fasi antecedenti della storia del regno, e non quello di Mussolini che pur essendo la più influente delle figure durante il Ventennio, era ufficialmente il primo ministro, quindi il capo di governo, figura che non è stata ritratta sulle emissioni. Molti quindi sono semplicemente portati a pensare che diverse figure con l’elmetto da guerra, che effettivamente è presente anche sulle 20 lire del tempo, sia Mussolini, ma è per l’appunto Vittorio Emanuele III, sovrano dal 1901 al 1946, tutte le monete con Mussolini sono considerabili non valute vere e proprie.

La 20 lire Cappellone, così chiamata dalla forma che ricorda proprio un cappello dell’elmo, evidenzia una delle tipiche forme estetiche poste sulle emissioni di questo tipo, contrddistinto ovviamente dal fascio littorio e dalla figura del re. La 20 lire di questa serie è stata concepita in lega di argento, nella sua versione definitiva nel 1928, a 10 anni esatti dalla vittoria nella prima guerra mondiale.

E’ facile da riconoscere: c’è il volto di profilo di Vittorio Emanuele III con l’elmo e la dicitura MEGLIO. / VIVERE.VN. / GIORNO.DA / LEONE.CHE. / CENTO ANNI. / DA.PECO- / RA –, poco accanto il fascio littorio. Presenti anche dettagli come il simbolo della zecca, il valore nominale, l’anno riportato in numeri romani.

Le 20 lire “Cappellone”, erroreamente associate alla figura di Mussolini, coniate nel 1928

Quanto vale? E’ una emissione considerabile “rara” seppur coniata in circa 3 milioni e meezzo di esemplari, molto dipende quindi dallo stato di conservazione: un pezzo ben tenuto vale sui 100 euro, ma uno ottimamente conservato supera i 400 euro, mentre uno in Fior di Conio vale fino a 1800 euro.

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