Tra le monete rare ci sono sicuramente degli esemplari molto conosciuti ad esempio quelli che hanno fatto parte della lunga storia della lira, ma vi sono anche le omologhe valute utilizzate dalle varie nazioni europee, quasi tutte sostituite dall’euro. La Svizzera fa da sempre “cosa a se”, ed il franco svizzero oggi resta da oltre due secoli la valuta utilizzata dalla Confederazione. Un franco svizzero d’argento, se si tratta dell’esemplare giusto, può valere cifre decisamente importanti.
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Le leghe d’argento sono da sempre state molto utilizzate per la coniatura delle monete anche comuni, un esempio è stato evidenziato anche dall’articolo che parla della famosa 500 lire Caravelle, resa nota da un famoso “errore estetico”, ed anche il Franco Svizzero, valuta elvetica che ha cambiatro “pelle” più volte nel corso degli ultimi secoli. La storia della monetazione elvetica è particolare proprio in monete come quelle d’argento, concepite durante e dopo il 1865 anno in cui la Svizzera ha contribuito all’idea dell’Unione monetaria latina, una forma di idea simile all’euro, ma quasi due secoli prima, che avrebbe avuto lo scopo effettivo di risultare maggiormente utile anche per le nazioni estere, facenti parte del continente europeo, progetto che non è durato molto ai tempi ma ha avuto comunque un impatto sociale rilevante.
L’influenza della Francia sulla confederazione svizzera è stata importante fin dall’inizio dell’800 avendo costituito l’idea politica di un’unità nazionale sotto il controllo della nazione controllata da Napoleone, ed in seguito proprio con lo sviluppo dell’Unione monetaria latina ad occuparsi della produzione di monete svizzere è stata proprio la Francia, fino alla seconda metà dell’Ottocento. Uno dei tagli maggiormente interessanti dal punto di vista estetico e collezionistico corrispondono a 5 franchi svizzeri, che sotto forma di moneta metallica sono stati coniati fino al 1916.
Un esemplare coniato in argento di annate particolarmente “rare” in quanto ad affermazioni produttive come il 1886, 1887 e 1888 in ottimo stato vale dai 300 euro fino ad oltre 800, anche se moltissime monete svizzere trovano un mercato congruo in ambito collezionistico solo nella nazione stessa. In questo caso è presente la tipica raffigurazione femminile di profilo con la dicitura Helvetia che è anche l’antico nome latino della Svizzera, dove spicca anche la dicitura della confederazione.
Altre monete dall’importante costituzione collezionistica in quanto a rarità sono le monete in argento da 1 franco svizzero, che sono invece antecedenti all’idea dell’Unione Monetaria Latina, come quelle della metà dell’Ottocento, che hanno sempre la figura allegorica di Helvetia, stavolta però a figura intera.
In questo caso il valore è ancora più variabile e può far guadagnare da circa 50 euro per un pezzo in buone condizioni (del decennio 1850) fino ad oltre 400 euro se l’esemplare è in stato perfetto di conservazione.
Queste monete sono un po’ meno rare ma comunque costituiscono una buona base da dove iniziare a “rintracciare” la storia monetaria di una nazione così particolare ma anche estremaemente importante come la Svizzera, che è nota per alcune peculiarità specifiche, come la neutralità politica ma anche la grande ricchezza economica.