Le monete italiane fanno indiscutibilmente parte della nostra storia da popolazione italiana, ma anche in un senso ampio del termino dal punto di vista storico, collezionistico e culturale, quando si parla di emissioni monetarie, sono realmente molti gli esemplari che ancora oggi sono decisamente facili da riconoscere, ma non tutte le emissioni sono effettivamente ricordate allo stesso modo: le monete da 1 lira Cornucopia oggi sono state rimosse dalla memoria di molti.
No feed items found.
Questo probabilmente per varie motivazioni, in primo luogo sono naturalmente le monete che sono state diffuse per più tempo, naturalmente, a restare per più tempo nel tessuto sociale italiano, come le 10, 50 e 100 lire, diffuse per gran parte della seconda metà del 20° secolo, mentre emissioni minori come quelle da 1 e 2 lire, praticamente inutilizzate nelle ultime decadi. Inoltre si tratta di monete che hanno sofferto parecchio il deprezzamento della lira che è stata costante ma accentuata dagli anni 70 in poi, il che ha portato numerose emissioni un tempo comuni ancora in corso di validità ad essere utilizzate sempre di meno.
Tra queste anche le monete da 1 lire, che tra il 19° e 20° secolo nella sua prima metà sono state molto importanti, spesso coniate anche in leghe preziose, ma che con il già menzionato calo di potere della lira, sono state poi costituite da leghe comuni, fattore che non rende una moneta di questo tipo meno interessante, anzi.
Le monete da 1 lira “recenti” ossia quelle inerenti al periodo repubblicano sono probabilmente le più comuni, seppur orientativamente diverse per diffusione, quella coniata dal 1946 al 1950 conosciuta come Arancia è sicuramente più tendenzialmente interessante, in quanto emessa appunto per pochi anni, ma anche la Cornucopia, adottata dagli anni 50 fino al 2001, ma concretamente utilizzata per molti meno anni, è piuttosto intereessante, ed ha una curiosità “nascosta”: secondo alcuni la simbologia “non vale un corno” proviene proprio dalla foorma a “corno” della Cornucopia che secondo la tradizione è un segno di abbondanza e prosperità ma che a causa del potere discendente dell’emissione ha assunto il significato di “cosa dallo scarso valore”. Come altre monete del tempo verso la metà degli anni 50 la produzione è stata arrestata per almeno un decennio per poi riprendere sensibilmente negli anni successivi, seppur in numeri non troppo sostenuti.
Oggi una moneta da 1 lira Cornucopia “non rende ricco” ma se si dispongono di sufficienti esemplari e questi sono in buone condizioni, il valore e conseguente capacità di guadagno può superare le 100 euro per singola moneta, ma solo le emissioni realmente in buono stato possono permettere un guadagno per singolo esemplare di questo tipo. In particolare annate 1951, 1952, 1953 e 1959 sono le più rare da trovare in ottimo stato e questo è percepibile attivamente dalle valutazioni che sono orientativamente valutate tra i 10 ed i 50 euro, ma alcuni esemplari se in Fior di Conio ossia la miglior condizione di conservazione possibile, possono valere fino ad oltre 100 euro come detto, ma la moneta deve trovarsi in condizioni “come nuovo”. Insomma una valuta estremamente importante dal punto di vista storico che può dare soddisfazioni.
Leggi anche