La busta paga corrisponde non solo alla tradizionale forma di documento inerente al “salario” mensile ma anche a qualcosa di decisamente più valevole dal punto di vista simbolico ed evidente da parte dello stato italiano. Molti bonus infatti da diversi anni rientrano a pieno titolo proprio nella busta paga, essendo erogati direttamente sullo stipendio. Con oramai la fine dell’anno non così lontana, l’esecutivo ha già evidenziato una forma di un nuovo bonus in busta paga che sarà disponibile con nuovi importi.
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Alla fine di ogni anno solare infatti è previsto il nuovo testo della legge di Bilancio che evidenzia tutti i progetti economici che lo Stato italiano si riserva da dover fare nel corso dell’annata successiva, all’interno di questo testo, che viene comunicato attraverso al Gazzetta ufficiale entro la fine di dicembre, sono anche evidenziate le forme di cambiamento per quanto riguarda gli stipendi e le trattenute fiscali. Nel corso del 2023 sono state anche modificate le varie tipologie di forme di taglio al cuneo fiscale che sono state modificate già più volte nel corso degli ultimi anni, e che già da ora sono evidenti alcuni cambiamenti rilevanti che hanno l’aspetto delle buste paga nei suoi importi effettivi.
Il taglio al cuneo fiscale è spesso caldeggiato ed incentivato anche da varie tipologie di parti politiche ed è sostanzialmente uno sgravio sulle imposte del mondo del lavoro così da aumentare sensibilmente gl importi ed aumentando quindi anche la possibilità di potere d’acquisto.
Si tratta quindi di una metodologia molto diffusa e comune nel corso degli anni, misura necessaria per ridurre la pressione fiscale anche sulle buste paga: in sostanza si tratta di una riduzione sulle imposte naturalmente applicate sul lavoro.
Nel corso del 2022 era stata concepito il taglio di 2 punti che sono diventati 3 nel corso dei mesi, per fronteggiare la forma principale di inflazione e di vari cambiamenti che hanno portato ad una conclamata difficoltà nel corso dei mesi.
Secondo le varie proiezioni nel corso del 2024 saranno presenti tagli in busta paga corrispondenti alle seguenti quantità, con una media di 180 euro in più rispetto allo scorso anno, anche se ovviamente molto dipende dal reddito complessivo, i tagli potranno portare un aumento fino a oltre 500 euro su base annua.
Retribuizione Aumento al mese Aumento totale Aumenti rispetto al 2023
10.000 euro | 44,92 euro | 583,96 euro | 179,69 euro |
12.500 euro | 56,15 euro | 729,95 euro | 224,63 euro |
15.000 euro | 67,38 euro | 875,94 euro | 269,50 euro |
17.500 euro | 67,22 euro | 873,86 euro | 268,87 euro |
20.000 euro | 76,82 euro | 998,66 euro | 307,09 euro |
22.500 euro | 86,42 euro | 1.123,46 euro | 345,66 euro |
25.000 euro | 96,03 euro | 1.248,39 euro | 384,16 euro |
27.500 euro | 90,54 euro | 1.177,02 euro | 422,52 euro |
30.000 euro | 90,49 euro | 1.176,37 euro | 402,78 euro |
32.500 euro | 91,52 euro | 1.189,76 euro | 427,07 euro |
35.000 euro | 98,56 euro | 1.281,28 euro | 459,36 euro |