Il dollaro statunitense resta la principale risorsa di tipo economico più diffusa e ambita in praticamente ogni parte del globo terracqueo, in quanto la stabilità degli States hanno da sempre improntato enorme potere economico in tal senso. Oggi quasi tutto viene acquistato e potenzialmente anche venduto in dollari statunitensi, che non a caso è anche la principale valuta utilizzata a livello finanziario. Ma in questa particolare condizione, perchè il dollaro sta salendo, ossia sta incrementando il proprio valore in corrispondenza di altre valute?
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Utilizzato dagli Stati Uniti fin dal principio, quasi da 2 secoli e mezzo, il dollaro oggi è anche impiegato dalle principali zone d’influenza degli States ed è qualcosa che naturalmente è alla “base” delle principali borse valori e contesti finanziari. Dopo diverse vicissitudini che hanno coinvolto anche la principale potenza economica, il dollaro non solo è rimasto tendenzialmente stabile, ma ha anche visto un rafforzamento nelle varie tipologie di paragoni che si effettuano attraverso il tradizionale concetto di tasso di cambio, ossia in relazione alle altre principali valute, come la sterlina britannica e l’euro.
Oggi per acquistare l’equivalente di 1 dollaro sono necessari 95 centesimi di euro, ma il dato negli scorsi mesi ha portato addirittura un valore paritario, ossia 1 $ = 1 €, una condizione che non veniva manifestata da più di vent’anni. Quali sono le principali motivazioni che hanno sviluppato l’evento che è abbastanza percepibile a tutti, ossia una stabilità che porta addirittura la valuta a stelle e striscia continuare a salire e mantenersi stabile?
Diversi analisti hanno ovviamente analizzato la situazione in modo accurato e come prevedibile, non esiste una singola risposta come valida: in primis il valore del dollaro resta alto perchè la richiesta è assoluta, in virtù di un senso di diffusione elevato, questo significa che almeno per il momento non c’è nessuna valuta sufficientemente affidabile e quindi ambita in ambito finanziario che possa mantenerne il passo, neanche lo yuan cinese, l’euro e la sterlina , però non c’è solo questo come fattore rilevante.
Gli Stati Uniti godono di un’economia estremamente diversificata e mantengono il primato in vari settori, inoltre dal punto di vista fiscale appaiono decisamente rigorosi, ed anche le varie crisi economiche o energetiche non hanno realmente mai influito sullo status particolare del dollaro, che si è invece fortificato proprio perchè altre valute hanno avuto enormi problemi, a partire dalla sterlina, che tra crisi economiche ed anche ripercussioni dovute a Brexit (ammorbidite da varie gestioni) oltre “sterzate” economiche interne, anche l’euro nella sua comunque stabilità ha avuto a che fare con i recenti “sbalzi” economici dovuti anche all’impatto energetico e commerciale della Guerra in Ucraina. A dispetto di livelli di inflazione elevati, come non si manifestavano da diverse decadi negli Stati Uniti, il dollaro resta saldamente al potere, affermazione di un’influenza che almeno nel breve e medio periodo non può effettivamente essere scalfita.