Le monete da sempre sono suddivise in vari tagli specifici, contraddistinte da decimali molto particolari, in molti casi condivisi da nazioni anche differenti, è il caso dei centesimi che anche in Italia così come nel resto d’Europa dal 2002 sono stati adottati o meglio riadottati dopo che la lira aveva perso questi decimali nella prima metà del 20° secolo. In lingua inglese la moneta da 1 penny indica la nomenclatura comune per definire una moneta da 1 centesimo, che corrisponde al taglio più basso in assoluto. Ma in alcuni casi il valore può ammontare a cifre estremamente elevate.
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Soprattutto negli Stati Uniti, anche grazie all’impatto culturale diffuso dei media il penny è conosciuto colloquialmente come una moneta dal colore ramato, di piccole dimensioni che viene anche associata ad un valore quasi ignorabile, ma nella storia del dollaro statunitense è stato il penny probabilmente il taglio comune introdotto e prodotto da più tempo, dall’inizio dell’Ottocento fino ad oggi dove viene comunque sviluppato ancora oggi, praticamente dall’inizio del 20° secolo i penny americani hanno il volto di Abramo Lincoln, utilizzato senza grandi differenze estetiche fino ad oggi, il precedenza il penny tradizionale nella sua forma era riconoscibile dalla testa di un indiano nativo d’America.
Costituiscono una sorta di mini paradosso in quanto i Penny tradizionalmente valgono molto poco eppure fanno parte della, pur non lunghissima storia statunitense (se confrontata con quella di altre nazioni più antiche) perchè molto spesso sono ignorati anche dai collezionisti accorti, e con un po’ di occhio ed esperienza in particolare gli esemplari sviluppati a inizio secolo sono teoricamente ancora in corso di valore e quindi ancora riscontrabili , ovviamente per questioni logistiche è più semplice venirne a contatto se si è soliti andare negli States.
I penny in definitiva sono monete potenzialmente interessanti perchè in alcuni casi esemplari apparentemente senza valore possono far guadagnare cifre sostenute: un esempio è evidente dall’esemplare evidenziato in foto, che identifica una moneta che è conosciuta come l’emissiojne 1 Centesimo di Dollaro 1914-D. In questo periodo specifico gli Stati Uniti non erano ancora entrati nella prima guerra mondiale anche se avevano già deciso dove “schierarsi” inviando armamenti e rifornimenti agli alleati europei del continente. Apparentemente gli esemplari del periodo sono identici a quelli coniati prima e dopo, con il busto di Lincoln di profilo.
Sono monete rare ma non rarissime, visto che hanno comunque più di un secolo e ne sono state prodotte in tantissime quantità, ma quasi tutte sono state disperse, rifuse o sono in condizioni effettivamente troppo degradate per essere interessanti: un esemplare molto ben conservato vale diverse centinaia di euro ma solo uno veramente in buono stato magari mantenuto in un vecchio cassetto o una vecchia teca, possono raggiungere quotazioni più elevate, ma non ci sono limiti in quanto a valutazione: sono molti gli appassionati di monete Statunitensi, e non è così strano che un esemplare in Fior di Conio di questo esemplare nel 2017 è stato venduto per quasi 137 mila euro.
Realisticamente un pezzo in eccellente stato vale dai 350 fino ai 3000 euro.
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