L’euro ha iniziato a diventare la “normalità” dall’inizio del 21° secolo, in particolare con il 2002, anche se molte nazioni come la Francia o la Germania hanno iniziato a sviluppare le nuove emissioni già dalla fine degli anni 90. Forme di moneta come quella da 1 e 2 euro risultano essere tra le più ricercate in senso assoluto, perchè in grado di essere interessanti da piccoli dettagli, come la moneta con l’aquila.
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L’aquila è un simbolo molto antico, utilizzato per definire fierezza, forza ed orgoglio, e resta anche un simbolo araldico di grande riferimento come per nazioni come la Germania che ne ha fatto uso fin dai tempi del Sacro Romano Impero, oltre che durante l’epoca imperiale. L’aquila ad ali spiegate resta un simbolo della Germania, come intuibile anche dalle raffigurazioni sulle monete da 1 e 2 euro.
Per entrambe queste emissioni infatti è proprio l’aquila la raffigurazione che si staglia sulla faccia principale, non modificata sia nella prima serie che sulla seconda, e trattandosi di una nazione comunque “vicina” sia geograficamente che commercialmente, le emissioni tedesche non rappresentano qualcosa di così raro, anzi.
La moneta da 1 euro con l’aquila però può essere molto interessante in caso di esemplare giusto, in quanto anche queste monete non sono tutte uguali come possono sembrare: alcune versioni sono state infatti contraddistinte da tirature molto più ridotte rispetto alla media, anche perchè la nazione tedesca non fa ricorso ad una singola zecca per lo sviluppo di monete, quanto piuttosto di varie, disseminate in varie città della nazione.
Le monete tedesche infatti sono concepite in varie città, evidenziate da una specifica lettera presente su tutte le “facce” dove è presente la raffigurazione standard dell’emissione, in questo caso l’aquila. Alcune annate specifiche le monete da 1 euro sono state sviluppate in quantità minori in città specifiche, come 2004 e 2008, in questi anni le emissioni di tale valore risultano essere molto più rare perchè hanno fatto parte, nel caso delle versioni coniate nelle città di Stoccarda (F) e Karlsruhe (G), di tirature concepite per i kit divisionali per gli appassionati, e non dovrebbero quindi essere facilmente reperibili. Se quindi si entra a contatto con una di queste monete e se questa presenta una condizione almeno buona, il valore può essere molto più elevato di quello facciale. Diversi esemplari di monete con l’aquila sono stati infatti venduti per importi tra i 50 ed i 300 euro, a seconda dello stato di conservazione.