Possiedi un vecchio telefono Ericsson T28: se è in buono stato, ti stupirà sapere quanto vale

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La telefonia mobile oggi corrisponde a ben oltre la metà dei dispositivi presenti e funzionanti sul territorio nazionale, in quanto grazie all’ausilio degli smartphone, oggi è praticamente impossibile trovare qualcuno che non usi abitualmente o anche saltuariamente un dispositivo di telefonia portatile. Nato negli anni 70 e sviluppatosi tra gli anni 80 e successivi, il telefono portatile si è costantemente evoluto e grazie a modelli come l’Ericsson T28. Quanto può valere oggi se è in buono stato?

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Il contesto anni 90 / 2000 è stato molto ricco in termini di novità e fantasia in ambito tecnologico improntando il tutto su un ambito puramente telefonico: la tecnologia è andata incontro alla miniaturizzazione, e lo sviluppo di componenti più piccoli e discreti ha portato dall’inizio degli anni 90 a telefoni cellulari effettivamente portatili, e dalle batterie sempre più efficienti. Diversi brand come Nokia ed Ericsson hanno monopolizzato il mercato sia dal punto di vista commerciale che da quello puramente tecnologico con modelli sempre più avanzati e “migliori” della concorrenza in qualcosa, un po’ come oggi avviene, seppur in misura minore con Apple con i propri Iphone ed altri grossi brand come Samsung, Huawei e simili, anche se il contesto dell’epoca era più ristretto ed incentrato su altri ambiti.

Sul finire degli anni 90 erano di moda i telefonini piccoli, anche molto piccoli, ed Ericsson che ha sofferto il successo di modelli come il Nokia 3310, di tutta risposta il modello T28 ha avuto un impatto culturale e tecnologico non simile in termini di successo ma comunque a dir poco rilevante ai tempi essendo stato il più leggero del periodo tra il 1999 ed il 2001, pesando soli 81 grammi quindi potendo vantare una peculiarità particolare in un ambito come quello dell’epoca ed è stato uno dei cellulari con il tradizionale sportellino di chiusura che copriva la tastiera più riconoscibili e diffusi del tempo, ed ancora oggi molti utilizzatori lo riconosceranno sensibilmente. E’ stato anche il primo telefonino a fare utilizzo della batteria a polimeri di litio, uno dei fattori che contraddistingue oggi le batterie per smartphone moderne, molto più efficaci e leggere di quelle precedenti. Quindi nel suo piccolo anche questo telefonino ha comunque influito sul mercato in modo evidente anche per gli standard odierni.

Ma quanto vale oggi un Ericsson T28? Anche cifre molto alte, molto dipende dalla funzionalità effetiva (molti telefoni dell’epoca sono stati “rottamati” e non sono effettivamente funzionanti, oppure hanno la batteria completamente in disuso. L’Ericsson non poteva vantare un’affidabilità così elevata ma comunque si “difendeva bene” ed ha fornito supporto per molti anni. Trovare un modello di questo tipo in ottimo stato non è semplice ma neanche impossibile, e questo concetto è stato compreso dai possessori di questi cellulari che oggi sono trattati come “pezzi da collezione” pur essendo stati concepiti solo una ventina di anni fa.

L’Ericsson T28 è stato a lungo uno dei cellulari iconici degli anni 90 e 2000, ancora oggi molto riconoscibile. Ma quanto può valere?

Un T28 funzionante, munito di batteria in buon stato, con tanto di documentazione e cavetteria può valere senza dubbio tra i 200 ed i 600 euro, ma diversi esemplari sono stati venduti anche a cifre molto superiori, anche pari a 1500 euro sui vari siti di aste online. Come per qualsiasi altra cosa di questo tipo, non si tratta di una tecnologia così rara da avere un prezzo definito ed unificato: per questo motivo è molto importante ricordarsi che molto dipende dal reale interesse del compratore, il T28 è un modello iconico, quindi per corrispondere ad un grande valore, l’esemplare deve essere non comune e quindi perfettamente conservato.

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