L’oro è come pochissime altre forme di metalli preziosi, una forma culturale e simbolica associata alla ricchezza, fin da tempi immemori, ed anche oggi pur non essendo così integrato con le moderne economie risulta essere assolutamente in grado di esercitare una grande influenza sia per le grandi economie ma anche per i piccoli risparmiatori. Il prezzo dell’oro, sia nuovo che usato sta subendo degli importanti scossoni che sta gradualmente riportando in auge il concetto di investimento basato sul biondo metallo. Quanto vale oggi l’oro usato al grammo?
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L’oro è stato il primo elemento chimico associato all’idea di metallo in senso assoluto, scoperto dalla specie umana, probabilmente già dal Neolitico, anche se quasi immediatamente i nostri antichissimi antenati hanno compreso che le qualità maggiori del metallo, radicato solo a specifiche altitudini e condizioni ambientali quindi interpretato come “raro” non è dato dalla robustezza e dall’utilità per lo sviluppo di oggetti pratici, anzi l’oro è fin troppo fragile se non opportunamente rinforzato con altri metalli meno nobili. Grazie alle prime forme di metallurgia, l’oro è divenuto rapidamente uno dei materiali più apprezzati nell’ambito manufatturiero, in quanto raro, difficile da trovare ma facilissimo da lavorare e con il quale è stato possibile da sempre sviluppare materiali utilizzando al meglio la duttilità anche concettuale che lo contraddistingue. Monete, oggetti di pregio, gioielli, monili sono solo alcune delle applicazioni economiche e culturali dell’oro, la cui ricerca anche “spasmodica” (la cosiddetta febbre dell’oro) ha addirittura condizionato le esplorazioni per il mondo.
L’oro oggi vale di meno rispetto ai secoli passati, a causa di eventi molto diversificati (le risorse oggi pregiate sono molte e diversificate) ma in fase di investimenti ogni nazione ha delle riserve oro come “base” vera e propria, e pur essendo maggiormente disponibile resta un bene rifugio di grande efficacia, ossia una risorsa che dal punto di vista finanziario è considerata mediamente affidabile in quanto cambia poco rapidamente il valore a “peso”, anche se l’oro usato e costituito da una lega metallica diversa e quindi meno “pura” rispetto a quello economico.
L’oro usato, quasi sempre corrispondente a quello dei gioielli, ossia la variante a 18 carati (che indica il 75 % di contenuto di oro puro) segue in maniera parallela la quotazione dell’oro puro, utilizzato in ambito finanziario, ed oggi ammonta, in euro a circa 40 – 42 al grammo, dipende dal compratore in genere, trattandosi di prezzi “al dettaglio”, contro i circa 55 – 57 dell’oro a 24 carati, ossia il più puro in circolazione.
Il valore dell’oro sta gradualmente ritornando su livelli elevati, ciò è testimoniato dai dati, molti si affidano nuovamente a questa risorsa come investimento. Un decennio fa l’oro aveva un valore ridotto pari a circa il 35 % in meno, eventi come le varie crisi economiche ed energetiche spesso spingono anche nazioni influenti e potenti ad affidarsi nuovamente all’oro contribuendo a sviluppare nuovi incrementi.
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