L’oro costituisce uno dei materiali maggiormente appetibili e maggiormente adatti per essere concretamente lavorati, non è un caso che il valore dell’oro in antichità fino ai tempi moderni risulti essere una delle principali forme di elemento chimico interpretato come metallo prezioso ad essere da sempre stato integrato nelle economie oltre che nelle realizzazione di gioielli. Quanto grammo vale un grammo d’oro bianco?
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La valutazioe del metallo passa inevitaiblmente dalla sua purezza concettuale, in quanto l’oro si trova in condizioni molto specifiche sul pianeta, generalmente nei “filoni” predisposti zone molto specifiche oltre che ad altitudini molto particolari. La concezione di lega d’oro è nata praticamente subito dopo l’ideazione della metallurgia, ossia la possibiltià di portare alla fusione elementi metallici per svilupparne di nuovi, l’oro è infatti naturalmente molto duttile ma allo stato puro è troppo duttile e fragile per essere lavorato per questo motivo risulta essere impossibile utilizzare oro puro.
L’oro bianco è una forma di lega d’oro che risulta essere sensibilmente meno pregiata dell’oro disposto ad un utilizzo pratico in altri ambiti, in particolare quello della gioielleria, in quanto presenta un aspetto che tende al colore argento e non a quello che contraddistingue l’oro idealmente riconosciuto come tale. E’ costituito da un “mix” lavorato di oro, nichel, argento o palladio che sono esattamente i fattori che rendono specificamente gli oggetti concepiti in questa lega particolare riconoscibili.
Anelli, bracciali e quant’altro sono spesso sviluppati seppur in parte dall’oro bianco che appare per l’appnto meno pregiato, ma comunque estremamente importante per lo sviluppo di oggetti risultando un buon compromesso tra lucentezza, resistenza e bellezza estetica anche perchè l’assenza del tipico color oro rende gli oggetti potenzialmente sviluppato maggiormente elegante quindi più appetibile per i piccoli oggetti. Ma quanto vale l’oro bianco al grammo? La valutazione non dipende in modo specifico da un solo valore, ma dalla quantità di oro puro presente nell’oggetto, quasi sempre gli oggetti in oro bianco hanno una purezza simile all’oro giallo, che è generalmente di 18 carati, ossia pari a circa il 75 % della presenza di oro puro. Non esiste strutturalmente un valore monetario diverso tra le tipologie di oro in quanto ciò che conta è la presenza del metallo puro, l’unico che ha un vero valore incidente anche in questi oggetti specifici, in generale quindi un oggetto in oro giallo 18 carati avrà lo stesso valore concettuale ed economico di uno in oro bianco, che contiene la medesima quantità di oro puro.
E’ un contesto che da sempre divide gli appassionati di uno o l’altro tipo di oro, ma considerando gli oggetti secondo la vecchia considerazione di bene assoluto, il valore è sovprapposto a quello dell’oro usato tradizionale, di poco inferiore ai 40 grammi al grammo, ma come detto molto riguarda la presenza più o meno diffusa del metallo nel suo stato grezzo, le tradizionali pepite, diffuse anche culturalmente parlando.