La musica è divenuta qualcosa di “popolare” nella sua fruizione e ripetizione già da alcuni secoli, grazie ad invenzioni come i vari strumenti in grado di riprodurla anche a “comando” come i dischi, che a lungo hanno richiesto una forma di lettore basato sul concetto rotatorio che ad una determinata velocità permette di eseguire un brano. I dischi in vinile a 33 giri hanno contrassegnato un’epoca, ed oggi molti di questi sono ovviamente fuori produzione. Ma quali sono quelli che valgono di più tra i 33 giri realizzati in vinile nel loro valore massimo?
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L’invenzione del fonografo viene fatta risalire a Thomas Edison, l’inventore della lampadina nonchè uno dei più prolifici inventori degli ultimi secoli, che alla fine dell’Ottocento ha concepito la prima versione di uno strumento in grado di sviluppare suoni, voci e successivamente complessità come la musica attraverso la “lettura” tramite il contatto fisico tra un lettore ed un disco precedentemente solcato. I primi dischi ad essere veramente diffusi sono stati i 78 giri, il nome deriva dalla velocità al minuto, che hanno contrddistinto buona parte della produzione musicale di massa dai primi del 900 fino agli anni 60, quando sono stati sostituiti da versioni più efficienti come proprio il 33 giri, realizzato in vinile, un materiale ancora oggi apprezzato dagli appassionati, e sensibilmente più efficiente per l’utilizzo dei dischi tradizionali. Il 33 giri come tipologia dischi è nato tecnologicamente parlando nei primi anni 30, ma solo con il secondopoguerra la sua diffusione è divenuta progressivamente importante e progressivamente ha segnato un’epoca restando il format di riferimento almeno fino alla prima tipologia di musicassette, diffuse in modo rilevante dagli anni 70 in poi. Il 33 giri viene definito anche Long Playing o LP in quanto rispetto al 78 giri permetteva l’adozione ed esecuzione di brani più lunghi di 5 minuti, che costituiva un limite, a causa della struttura e dimensioni dei solchi.
Quali sono i dischi in vinile più rari ed ambiti dai collezionisti? Esistono varie tipologie di dischi a 33 giri che per vari motivi sono divenuti iconici, rarissimi e quindi molto ricercati dai collezionisti, spesso anche non solo da chi apprezza direttamente l’artista di riferimento.
Un esempio è Ummagumma dei Pink Floyd, opera del 1969 che mescola esibizioni live e in studio. Secondo Waters e David Gilmour è considerato “flop” da parte degli stessi Pink Floyd anche se dal punto di vista commerciale rappresentò comunque un buon successo. Il disco originale in vinile del 1969 per questo motivo oggi è stato rivalutato ed rarissimo, al punto che un esemplare in buono stato vale almeno 10 mila euro, ma uno tenuto alla perfezione può far guadagnare fino a 16 mila euro.
Valore simile per un altro vinile rarissimo, Supernatural Girl, Ferris Wheel uno dei dischi dalla tiratura più limitata per i tempi dell’intero Regno Unito (l’anno è il 1975). Il valore medio di questo disco in vinile supera i 15 mila euro, anche perchè non si è a conoscenza della quantità precisa di copie realizzate al tempo.
Quasi 20 mila euro per il primo singolo degli allora non ancora conosciutissimi Beatles, nel 1962 Love Me Do, album iconico ed ambitissimo.