Siamo abituati a concepire i metalli preziosi delle “eccezioni” in natura, disposti ad una rarità più elevata rispetto a quelli conosciuti, come oro, argento, platino e pochi altri. Ma in realtà esistono anche tante altre varietà di metalli che sono presenti fin dall’antichità sul territorio e sono soggetti a raffinazione vera e propria. L’oro non nella “top 3” nell’ambito delle forme di metallo più prezioso, esistono varie tipologie di metalli che sono molto più preziose. Qual è il metallo attualmente più prezioso dell’oro?
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Ciò che rende un metallo prezioso ed uno no è sicuramente riconducibile alla rarità ma anche alla forma di applicazione: l’oro viene da sempre legato alla ricchezza perchè oltre ad essere resistente ma anche duttile, si trova in contesti relativamente specifici, ma conta anche il contesto economico ed applicativo. Per fare un esempio in passato ma anche oggi l’oro vale molto di più dell’argento pur condividendo diverse forme di applicazione, il biondo metallo ha usi diversi, ma quasi tutti incentrati sul contesto economico, risultando anche integrato maggiormente dal punto di vista finanziario, mentre l’argento, fino a pochi secoli fa non così distante in quanto a diffusione, risulta essere più utilizzato in contesti industriali, elettronici o nel campo della manifattura. L’argento però pur essendo un metallo “nobile”, ha minori capacità di duttilità e lucentezza, quindi spesso viene considerato anche nominalmente meno pregiato dell’oro.
Un esempio di metallo più prezioso dell’oro, almeno come viene percepito è sicuramente il platino che viene utilizzato per applicazioni ancora più specifiche, oltre che per gioielli trova diffusione anche nell’ingegneria ad esempio è indispensabile per le marmitte catalitche ma anche per attrezzi e strumenti che richiedono grande resistenza, ad esempio nei cavi elettrici di resistenza e nei punti di contatto. E’ anche più raro dell’oro ma è soprattutto la forma di utilizzo a far aumentare la domanda, che è molto specifica perchè pochi altri metalli hanno la stessa forma di applicazione parallela del platino, che oggi vale mediamente comunque “meno” dell’oro al grammo (circa 29 euro al grammo contro i circa 57 euro al grammo d’oro puro).
Ancora più raro è il rodio, un rarissimo metallo molto apprezzato per la duttilità ma anche per la resistenza anche ad altissime temperature (oltre i 600 gradi non si fonde), e trovandosi in ridotte quantità solo in nazini come Sudafrica e in Russia, risulta essere nel costo al dettaglio molto più prezioso dell’oro considerato il prezzo al grammo. Spesso viene impiegato anche “legato” con altri metalli preziosi così da sviluppare elementi di metallo in grado di resistere a temperature anche sopra i 1000 gradi centigradi, condizione che è utile ad esempio anche nelle fonderie avendo naturalmente un punto di fusione tra i più alti in assoluto considerati metalli riscontrabili i natura.
Spesso viene utilizzato anche in questo caso per contesti specifici come per i catalizzatori ed oggi ha un valore pari a circa 150 euro al grammo, anche se il valore ha raggiunto anche picchi più rilevanti nel corso degli ultimi anni, vicini ai 200 euro al grammo.