Re Carlo III è da pochi mesi il sovrano del Regno Unito e di tutti i possedimenti britannici, oltre che essere anche il re (formalmente parlando) delle regioni del Commonwealth, anche se questa funzione in molti stati un tempo appartenenti all’Impero Britannico ha prevalentemente un qualcosa di simbolico. La sterlina sarà rapidamente influenzata anche esteticamente dal volto del nuovo sovrano, ma alcuni esemplari già vagono tantissimo, ed il suo valore crescerà ancora di più.
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Anche per la maggior parte degli italiani questo può sembrare abbastanza strano, il concetto di monarchia applicato al contesto ed al tessuto sociale britannico ha ancora un ruolo identitario di enorme impatto, seppur in maniera diversa e per certi versi minore sulla popolazione del suolo d’oltremanica: la sterlina, in particolare nella sua affermazione identitaria ma anche monetaria ha avuto un enorme ruolo in tal senso; in modo ancora più specifico questo sarà evidentissimo nei prossimi mesi ed anni anche quando le sterline d’oro, definite sovrane a causa del volto che spicca su uno dei lati delle monete in questione, presenterà in modo unico il volto di Re Carlo III, primogenito di Elisabetta II, la più longeva sovrana della storia britannica ed una delle più influenti della storia recente della monarchia europea. Dal 1952 fino a pochi mesi prima della scomparsa infatti la sterlina d’oro è stata ovviamente capitalizzata proprio dalla regina, ma già da prima della salita al trono di Carlo III (che è anche il più “anziano” sovrano britannico ad essere salito al trono oltre che l’erede ad aver mantenuto questo ruolo della corona britannica) sono state sviluppate varie emissioni molto specifiche per i collezionisti da parte della Zecca locale, definita Royal Mint.
La sterlina con il volto di Re Carlo III è quindi già realtà in quanto esistono già emissioni comuni realizzate in leghe metalliche con il volto del sovrano, ma sono state anche già coniate edizioni come quella in 22 carati d’oro, che fa parte delle sovrane, una serie di monete concepite anche in borsa come beni altamente diffusi e riconosciuti, accettati quasi fossero beni veri e propri e non solo monete. L’edizione oggi riscontrabile nei vari “negozi” di numismatica è quella concepita nella prima metà del 2023, quando ufficialmente l’incoronanzione del nuovo re non era stata ancora concepita, però la sua effige reca già in questa raffigurazione la Corona di Sant’Edoardo con la quale il 6 maggio 2023 è stato incoronato. Questa moneta è considerabile da investimento, ed ha un valore medio che “viaggia” tra i 450 ed i 480 euro, trattandosi di una delle prime emissioni d’oro con Carlo III, il valore è destinato ad aumentare in futuro.
Non è però la sterlina con Carlo III più preziosa: da molti decenni la Royal Mint concepisce anche altre emissioni specificamente per collezionsiti delle sovrane, come le versioni a specchio che presentano un aspetto lucido e brillante delle due “facce” o ancora le versioni “lingotto” , denominate Gold Bullion Coin, che hanno il peso preciso di un oncia (oz) ed ha quindi un valore interpretabile non come moneta ma come “pezzo d’oro”, quindi è sensibilmente variabile con le varie valutazioni costanti del metallo in questione.
Su questa raffigurazione il volto di profilo di Carlo III presenta un capo senza corona, come da foto, e già oggi il valore corrispondente configura quella della valutazione attuale di un oncia troy d’oro, circa 1850 euro al grammo. L’emissione con Carlo III presente in foto potrà avere un valore molto più alto in futuro, per questo motivo assieme ad altre emissioni prodotte con leghe metalliche particolarmente pure sono già oggi molto ambite.
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