Il Bonus è una forma di agevolazione che può essere sviluppata da enti privati ma anche dallo stato italiano in forma limitata ad una volta (una tantum) oppure corrispondente a momenti molto specifici che possono durare anche mesi interi. La formula del bonus è stata riproposta sia dallo Stato su tutto il territorio nazionale ma anche presso regioni specifiche. Un esempio è dato dal bonus di 600 euro al mese, per specifiche fasce d’età e condizioni familiari.
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Un bonus può essere concentrato infatti un particolari categorizzazioni, come tipologie di lavori oppure in base alle condizioni economiche (spesso viene utilizzato il reddito ISEE su base annua per misurare il livello di “ricchezza” di un contesto familiare. Esempi come il Bonus Trasporti sono molto specifici e abbastanza ampi nella loro applicazione da avere requisiti “larghi” mentre il bonus 600 euro corrisponde a qualcosa di diverso, in quanto concepito da una singola regione e per un utilizzo piuttosto specifico, quindi diverso da quello alla quale la maggioranza degli italiani si è oramai abituato, ad esempio dal periodo del Covid in poi.
Infatti potranno farne ricorso le persone che sono residenti nella regione Puglia, dallo scorso luglio 2023, attraverso una forma di agevolazione che opera in modo particolare per i contesti familiari che si trovano in condizioni economiche non particolaramente abbienti e che hanno al loro interno almeno un minore. Il bonus non viene generato fisicamente, ossia elargito come denaro ma viene corrisposto, dietro presentazione di una specifica domanda, per ottenere accessi diversificati presso servizi educativi dello stato oppure per enti convenzionati dallo stesso, ad esempio per servizi socio educativi. Il Bonus potrà essere di importo variabile fino a 630 euro, ed i gruppi familiari per farne ricorso dovranno dimostrare di possedere alcuni requisiti, a partire dalla residenza del minore che deve essere in Puglia oltre all’ISEE del contesto familiare che non deve essere superiore a 20 mila euro. L’importo del reddito ma anche l’età del minore (da 6 a 17 anni) determinano sia l’importo finale del bonus ma anche dalla possibilità di utilizzo.
Se ad esempio l’età è corrisposta tra i 6 e i 17 anni, il bonus è di 630 euro al mese consente l’accesso a centri socio-educativi diurni, tra i 3 e i 12 anni, invece, l’accesso è garantito per le ludoteche e corrisponde a 13 euro al giorno, e così via, con tutte le informazioni che sono presenti nel dettaglio sul portale ufficiale della Regione Puglia concepito per l’utilizzo (a QUESTO indirizzo). L’Iter viene spiegato nel dettaglio ma non c’è molto tempo per poter fare la richiesta in quanto risulta essere esercitabile dallo scorso 29 luglio fino al 29 agosto 2023, e per fare la richiesta bisogna essere in possesso di un’identità digitale come lo SPID di livello 2, ed effettuare l’accesso presso il portale ufficiale della Regione sotto la voce PROCEDURE TELEMATICHE – BUONI SERVIZIO 2023.
Questa forma di Bonus presenta dei “Paletti” concettuali resi disponibili proprio per relegare le risorse presso i nuclei familiari che necessitano davvero di un supporto da parte della Regione.